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Pastorino (Sts-Fit): 'Riforma dei giochi per decreto legge'

01 settembre 2015 - 08:40

Giorgio Pastorino, presidente del Sindacato Totoricevitori Sportivi Sts-Fit, parla di riforma dei giochi e prossimo bando sul Lotto.

Scritto da Fm
Pastorino (Sts-Fit): 'Riforma dei giochi per decreto legge'

 

 La nuova stagione del gioco fa tornare d'attualità molti interrogativi lasciati irrisolti. Cosa accadrà dopo la mancata attuazione dell'articolo 14 della Delega fiscale? Quali sono gli interventi possibili per contrastare davvero il Gap? Meglio agire sulle slot o su Vlt e gioco online? Cosa ne sarà, infine, del prossimo bando sul Lotto? A rispondere alle questioni sul piatto per Gioconews.it è Giorgio Pastorino, presidente del Sindacato Totoricevitori Sportivi Sts-Fit.


MEGLIO UN DECRETO LEGGE - “Il Governo ha speso molto tempo per creare il testo sui giochi da inserire nella Delega Fiscale”, ricorda Pastorino. “La mancata presentazione della delega ha lasciato aperti i molti problemi che affliggono il settore. Senza una strategia a livello nazionale, gli amministratori locali continueranno la propria battaglia personale contro il gioco vanificando il raggiungimento degli obbiettivi prima citati. A questo punto il Governo deve fare una scelta. Concordo con chi sostiene che sia illogico gettare al vento il buon lavoro fatto durante la stesura della delega, ragion per cui si potrebbe ripresentare il testo sotto forma di Decreto Legge, cercando di coinvolgere meglio i territori, ma senza stravolgerne i contenuti. Ritengo invece che l’idea di un disegno di legge non sia adeguata, a causa dei tempi di approvazione più lunghi, oltre al rischio di dover ricominciare il lavoro dall’inizio”.


AGIRE SULLA DISTRIBUZIONE - Un'altra via da percorrere potrebbe essere la riduzione del numero degli apparecchi da gioco installati. “Una riduzione ragionata del contingentamento potrebbe rendere più efficace il sistema senza penalizzare eccessivamente la filiera”, sottolinea il presidente Sts-Fit. “Ma abbiamo più volte espresso, anche al Governo, la nostra contrarietà a semplici tagli orizzontali. Le obiezioni sollevate dagli amministratori locali contro il gioco pubblico riguardano prima di tutto l’eccessiva presenza delle slot sul territorio, ragione per cui togliere una e macchina da ogni locale lasciandone invariata la distribuzione non risolverebbe la questione. È proprio sulla distribuzione che occorrerebbe intervenire, così come era previsto in delega fiscale, individuando esattamente quali categorie siano abilitate a vendere gioco e quali non ne abbiano le caratteristiche. Questo processo risponderebbe meglio alle richieste di riduzione dell’offerta, consentendo al tempo stesso di investire sulla professionalità delle attività autorizzate e mantenere un presidio di legalità a beneficio dei giocatori, dei territori e dello Stato. Resta il fatto che il proibizionismo sbandierato da una parte della politica e da molte associazioni mal si concilia con il contrasto alle dipendenze da gioco compulsivo. Formazione, prevenzione, informazione e risorse economiche che potrebbero derivare proprio dal gioco pubblico, rappresentano l’unica vera strada per la lotta al Gap”.

REGOLARE SALE VLT E GIOCO ONLINE – Parlando di sale Vlt, Pastorino chiede di subordinare le nuove aperture a “a parametri più precisi. Qualcuno ha proposto di legarne la presenza al numero di abitanti censiti dal Comune, altri hanno proposto di collocarle al di fuori dei centri storici. Sono soluzioni interessanti purché si evitino ghettizzazioni o concentrazioni nelle periferie delle città. Ciò che non va dimenticato è che sul tema delle sale gli amministratori locali vogliono poter interagire con il legislatore e difficilmente faranno un passo indietro”. Ma occorre prestare attenzione anche al gioco online. “L’espansione del gioco online stride inevitabilmente con la battaglia in atto contro il gioco a terra. Che senso ha vietare o limitare fortemente la raccolta terrestre quando chiunque, ovunque si trovi e 24 ore su 24, può giocare dal proprio telefonino? In termini di contrasto alle dipendenze, l’assenza del controllo normalmente operato dal ricevitore mi sembra un deciso passo in dietro. Inoltre, fatti salvi i tornei di poker e i giochi da casinò, tutti gli altri prodotti sono già presente nelle ricevitorie o nelle agenzie autorizzate. Il gioco online dovrebbe rappresentare una sorta di accessorio al gioco raccolto in ricevitoria fruibile, ad esempio, nelle ore serali, durante le feste nazionali, le chiusure per ferie o in casi comunque eccezionali. Il web dovrebbe perciò supportare e non sostituire la raccolta di gioco tradizionale. A questo proposito trovo interessante l’idea proposta da alcuni Paesi Europei di legare le concessioni online a quelle terrestri. Questo meccanismo creerebbe maggiore competizione a terra bilanciando meglio l’utilizzo di piattaforme differenti da parte dei giocatori”, afferma Pastorino.
 
LA GARA SUL LOTTO – Nessuna preoccupazione per lo stop del Consiglio di Stato sulla gara del Lotto. “Credo si sia trattato di una incomprensione tra apparati diversi dello Stato, dovuta probabilmente alla fretta di pubblicare il bando subito dopo l’estate. I denari derivanti dalla gara sono già stati messi a bilancio dallo Stato, ragion per cui un ritardo eccessivo genererebbe problemi di non poco conto. Mi risulta che Governo, Adm e Consiglio di Stato abbiano immediatamente avviato un dialogo per arrivare ad una soluzione condivisa. Penso che in breve tempo il bando verrà pubblicato”, conclude il presidente Sts-Fit.
 

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