skin

Enada Primavera, Crepet: 'Sul Gap servono dati certi'

16 marzo 2016 - 12:25

Lo psichiatra Paolo Crepet chiede dati certi sulla diffusione del Gap nel convegno di apertura di Enada Primavera.

Scritto da Ca
Enada Primavera, Crepet: 'Sul Gap servono dati certi'

 


Rimini - "Non amo le urla e gli schiamazzi su un argomento in cui serve un approccio scientifico e serio.
Dobbiamo partire da una visione chiara e certa sul Gap, altrimenti è facile sollevare fumo e basta. Forse c'è qualche forza politica che vuole speculare su questo ma io ancora attendo dati certi. C'erano soldi a disposizione per uno studio della ludopatia da parte dei Monopoli e dell'Istituto Superiore di Sanità ma nessuno sa che fine abbia fatto questa ricerca". Così lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet, alla conferenza stampa d´apertura di Enada Primavera intitolata 'I numeri del comparto degli apparecchi da intrattenimento alla luce delle normative regionali ed il fenomeno Gap', a cui intervengono anche Raffaele Curcio (presidente Sapar) e Massimo Morisi, ordinario di Scienza dell´amministrazione presso la Facoltà di Scienze politiche dell´Università di Firenze.


"Dall'indagine da noi effettuata con il Censis, i numeri fin qui diffusi hanno uno 'zero' di meno. Anche sulla definizione della ludopatia ci sono molte inesattezze. Si confonde la causa con l'effetto oltre a non definire bene i sintomi, ma il problema sussiste e non dobbiamo gettare la polvere sotto lo zerbino vietando il gioco per far vedete che tutto è pulito. Il giocatore patologico è depresso ma le sue problematiche possono essere molteplici e vanno accertate. Alcol, fumo e droga dal punto di vista medico non sono assolutamente paragonabili con il gaming. Poi stasera c'è la Champions League e milioni di persone vedranno la pubblicità del gioco online durante la partita: quello non sembra destare preoccupazione in nessuno e questa si chiama 'presa in giro istituzionale'. Da psichiatra cosa faccio col ludopatico? È difficile e nessuno l'ha ancora stabilito nonostante ci siano 50 milioni pronti da spendere; magari potremmo imparare dall'estero e capire cosa fare per risolvere questo problema.
Purtroppo è stata fatta tanta politica mentre noi dobbiamo dire la verità", conclude Crepet.

 

Articoli correlati