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As.Tro, Piemonte: 'Non sottoscrivete moduli prima di un consulto'

23 novembre 2017 - 12:08

Avviso importante di As.Tro ai punti vendita del Piemonte: non sottoscrivete moduli comunali prima di un consulto con le associazioni.   

Scritto da Gt
As.Tro, Piemonte: 'Non sottoscrivete moduli prima di un consulto'

 

 

L'Associazione As.Tro lancia l'allarme in Piemonte dove "alcuni Comuni della Regione Piemonte hanno trovato un modo molto “astuto” per aggirare l’onere istituzionale della mappatura dei luoghi sensibili".

Ma cosa sta accadendo di preciso? "Propongono agli esercenti e tabaccai di sottoscrivere un modulo prestampato in cui il punto vendita già dichiara “in proprio” di essere sotto-distanza rispetto a un determinato luogo sensibile, richiedendo per tale ragione agli operatori il ritiro delle apparecchiature da gioco.  Detto modulo, viene “proposto” agli esercenti come “procedura bonaria” per l’acquisizione di una non meglio definita tolleranza – dilazione temporale rispetto ai controlli e alle sanzioni, e una volta compilato e firmato, viene protocollato come “attestazione” (che di fatto esonera il Comune dal censire i luoghi sensibili e dall’ operare le misurazioni attraverso la procedura carto-grafica istituzionalmente di competenza degli Uffici tecnici)".

Il primo caso è stato scoperto nel Comune di Racconigi, ma, secondo As.Tro, "pare sia in “circolazione” presso altri Municipi, ma sono ancora in corso accertamenti.
Si invitano gli esercenti e i tabaccai, pertanto, a inoltrare solo la PEC messa a disposizione su questo sito e agevolmente reperibile anche tramite i gestori di apparecchi aderenti ad AS.TRO, evitando le pressioni e le astute strategie di convincimento poste in essere negli uffici comunali, ma soprattutto evitando di sottoscrivere atti o documenti prima di averli fatti esaminare da una Associazione di categoria o da un professionista. La segreteria AS.TRO è ovviamente a completa disposizione su detto fronte".
E concludono: "Pur comprendendo la “politicizzazione ideologica” che ha assunto il tema della Legge Regionale sugli apparecchi da gioco lecito, nessuna “foga politica” o “smania anti-slot” può giustificare il distacco dalle regole del buon andamento della P.A.".

 

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