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Legge gioco Puglia, As.Tro: 'Uniti alle Oss per chiedere modifica'

22 ottobre 2018 - 16:01

As.Tro si unisce al presidio convocato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Puglia per il 30 ottobre per chiedere al Consiglio regionale modifica della legge sul gioco.

Scritto da Redazione
Legge gioco Puglia, As.Tro: 'Uniti alle Oss per chiedere modifica'

 

“Anche As.Tro aderirà al presidio ed invita tutti i propri iscritti -ed i relativi dipendenti- a partecipare numerosi alla manifestazione. Sarà l’occasione per denunciare gli effetti distorti che verrebbero prodotti da una normativa che avvantaggerebbe solo il business del gioco illegale – che ormai dilaga su tutto il territorio regionale - mentre costringe le aziende legali a chiudere e a licenziare”.

 

Lo scrive in una nota Fabio Biondo, responsabile di As.Tro per la Puglia, comunicando l'adesione dell'associazione alla manifestazione pubblica dei lavoratori del comparto del gioco lecito annunciata dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Puglia per il prossimo 30 ottobre davanti alla sede del Consiglio Regionale della Puglia, in concomitanza con la discussione della possibile proroga della legge sul gioco.

 

“Un presidio che vuole mostrare alle istituzioni regionali che, quando si parla di gioco, si parla anche di una realtà fatta di migliaia di persone che, in Puglia, sono costrette a lottare per difendere il proprio diritto al lavoro e sono l’unico argine all’offerta illegale che, giorno dopo giorno, continua ad avanzare”, ribadisce Biondo.
 
 
“Ed è proprio per questo che i lavoratori del gioco lecito – trattati ormai come lavoratori di serie B – hanno lanciato una petizione 'Regione Puglia: Non siamo solo numeri!' per la proroga della legge regionale (http://nonsiamosolonumeri.it/ ) e manifesteranno le proprie ragioni davanti al Palazzo del Consiglio Regionale: migliaia di pugliesi che lavorano per le imprese di gioco insediate in Regione e che dal 20 dicembre 2018 dovranno smobilitare. Per questo motivo, As.Tro invita a sottoscrivere la petizione ed auspica la massima partecipazione alla manifestazione per mostrare a quella Politica che ha deciso di cancellarci che del 'problema gioco' non esiste solo la percezione mediatica, ma anche quella reale, fatta di imprenditoria, di posti di lavoro, di entrate erariali e che rappresenta l’ultimo argine al dilagare dell’offerta illegale di gioco”, conclude Fabio Biondo.

 

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