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Penali malfunzionamenti Vlt, sentenza del Cds fra due mesi

22 novembre 2018 - 14:36

È atteso entro due mesi il verdetto del Consiglio di Stato sulle penali inflitte a Global Starnet per il malfuzionamento delle Vlt, pari a circa 500mila euro.

Scritto da Redazione
Penali malfunzionamenti Vlt, sentenza del Cds fra due mesi

Dovrebbe arrivare entro due mesi la sentenza del Consiglio di Stato relativa al ricorso presentato da Global Starnet nel 2013 contro l’applicazione di penali tecniche disposte dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli nei confronti del concessionario, per presunti inadempimenti al rispetto dei livelli di servizio delle Vlt, per un ammontare complessivo di circa 500mila euro.

 

Le penali, si legge nella conclusionale degli avvocati difensori di Global Starnet che Gioconews.it ha potuto visionare, “erano state applicate per le seguenti presunte violazioni, previste alle lettere e) ed f) dell’allegato 3-ter al contratto: e) verifica automatica dell’integrità del software, come previsto dal capitolato tecnico, e come previsto dal decreto delle regole tecniche, con periodicità almeno quotidiana; f) verifica dell’integrità del software di un apparecchio videoterminale abilitato al gioco su richiesta del sistema di controllo entro 12 ore dalla richiesta”, ma senza “provare l’effettivo pregiudizio economico realmente patito da parte della stessa in conseguenza del dedotto inadempimento”.

 

 

Nella conclusionale della difesa viene ricordato che “le penali contenute alla lettera e) vanno da 0 sino ad un massimo di 100 euro per ciascuna Vlt interrogata. Nella scheda contabile applicata da Adm sono state prevalentemente applicate penali di 60 euro circa. Trattasi di un valore comunque elevato ed arbitrario che non tiene conto: della fase di start up; della natura ancora di novità e sperimentale della prima fase; dell’assenza di responsabilità imputabile al concessionario. Nella successiva scheda riferita alla lettera f), a fronte di una penale max di 300 euro, sono state applicate penali mediamente di 240 euro”.
 
 
I legali hanno sottolineato “l’illegittimità, per difetto di motivazione, delle penali applicate, per le quali si chiede, in via meramente subordinata, un’opportuna rideterminazione in via equitativa, anche ai sensi dell’art. 1384 c.c., tenendo conto di tutte le circostanze 'esimenti' o comunque 'attenuanti' più sopra dedotte (assenza di responsabilità, mancata tempestiva contestazione ed impedimento a porre immediato rimedio, assenza di colpa, carenza di effettivo danno, ecc.)".
 

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