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Risso (Fit): 'Legittimità ordinanza Ventimiglia ancora da decidere'

22 febbraio 2019 - 14:56

Giovanni Risso, presidente Fit, e Pippo Rossetti (Pd Liguria) commentano l'ordinanza del Tar sui limiti al gioco di Ventimiglia (Im).

Scritto da Redazione
Risso (Fit): 'Legittimità ordinanza Ventimiglia ancora da decidere'

“Innanzitutto, l’ordinanza emessa dal Tar Liguria nella giornata di ieri riguarda la richiesta di sospensiva avanzata dalla Società Fun Seven srl, nell’ambito di ricorso autonomo e distinto rispetto a quello avanzato da Fit”.

Così Giovanni Risso, presidente della Federazione Italiana Tabaccai, interviene per fare chiarezza in merito al rigetto della sospensiva, decisa dal Tar della Liguria, dell’ordinanza con la quale il Comune di Ventimiglia (Im) ha limitato il funzionamento degli apparecchi da intrattenimento. 

“In secondo luogo il provvedimento del Tar non entra nel merito della legittimità dell’ordinanza del sindaco Ioculano, legittimità che sarà decisa solamente nella fase di merito del processo. Reputo essenziale questo chiarimento vista l’estrema delicatezza della questione. Attendiamo, pertanto, la sentenza conclusiva dell’intero procedimento”, conclude Risso.

 

IL COMMENTO DI PIPPO ROSSETTI – Il consigliere regionale ligure Pippo Rossetti (Partito democratico) in un post su Facebook plaude alla pronuncia del Tar. “La sentenza del Tar che conferma la bontà dell’ordinanza anti slot del sindaco di Ventimiglia Ioculano dimostra che è possibile, per i primi cittadini, combattere la piaga del gioco d’azzardo patologico utilizzando gli strumenti amministrativi e bypassando l’indolenza della Regione Liguria. 
Il presidente Toti infatti, appena eletto, ha bloccato l’entrata in vigore della legge del centrosinistra che prevedeva norme molto stringenti sulle slot machine, promettendo, al contempo, di varare al più presto un nuovo provvedimento. Ma dopo tre anni la Giunta ligure non ha fatto assolutamente nulla in questo senso e sta continuando a concedere proroghe per mantenere la situazione così com’è, in barba alle famiglie rovinate dal gioco. Rixi, quando era assessore, avrebbe dovuto preparare la nuova legge, ma non se n’è mai occupato e adesso è andato a fare il viceministro a Roma. D’altra parte la Lega non ha mai fatto mistero della sua vicinanza ai gestori della sale slot. E vista l’indolenza della maggioranza di centrodestra su questo argomento è chiaro che la Giunta ligure non farà mai una legge per arginare la piaga del gioco d’azzardo patologico.
Consiglio quindi al sindaco di Genova Bucci di seguire le orme del suo collega di Ventimiglia Ioculano. Il primo cittadino genovese si prenda a cuore la salute dei propri concittadini più deboli e vari un’ordinanza che limiti le aperture della sale slot. La sentenza del Tar ci dimostra che la strada giusta è quella. Dalle parole ai fatti la strada giusta è quella!”.
 

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