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Legge gioco Valle d'Aosta, operatori: 'Dubbi interpretativi, pronti a ricorsi'

31 maggio 2019 - 09:53

Dal 1° giugno gioco 'fuorilegge' in Valle d'Aosta, operatori sollevano dubbi interpretativi e annunciano ricorsi. Manfrin (Lega Vda): 'Nessun effetto espulsivo'.

Scritto da Fm
Legge gioco Valle d'Aosta, operatori: 'Dubbi interpretativi, pronti a ricorsi'

Da domani, 1° giugno, l'effetto espulsivo delle leggi regionali sul gioco colpirà un altro territorio: quello della Valle d'Aosta, con l'entrata in vigore del rispetto delle distanze dai luoghi sensibili per le sale da gioco. Obbligo che si aggiunge a quello già operativo dal 1° gennaio 2019 per gli esercizi generalisti, in virtù dell'anticipo dei termini di applicazione della normativa del 2015 rispetto agli originari, fissati rispettivamente per un periodo di otto e di cinque anni.

Un anticipo deciso solo a dicembre 2018, in virtù della modifica approvata dal Consiglio regionale, firmata dai gruppi Movimento 5 Stelle, Mouv', Impegno Civico, Alpe e proposta dal capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin.

 

GENESTRONE (FIT): "E IL CASINÒ?" - A commentare lo scenario che si presenterà da domani a Gioconews.it è in primis Gianluca Genestrone, referente della Federazione italiana tabaccai per la Valle d'Aosta che ha sollevato alcuni dubbi interprativi sulle norme. "Ho seguito l'iter della legge dal 2014 in poi nelle su varie fasi, è stata sempre nebulosa, ma visti i lunghi tempi di applicazione previsti inizialmente nessuno si era preoccupato. Poi a dicembre 2018 è stata approvata la modifica ai tempi di applicazione e quindi è stato necessario chiedere dei chiarimenti. Così, è venuto fuori che sebbene l'intenzione politica fosse quella di colpire gli apparecchi da gioco con vincita in denaro allo stato la legge sembra essere applicabile a tutti i tipi di giochi, anche ai gratta e vinci. Quindi potrebbe essere attaccata in sede di controllo. Alcuni pareri legali poi dicono che la legge potrebbe essere applicabile anche al casinò di Saint Vincent".
Ad emergere è la sensazione di una confusione diffusa fra gli operatori del territorio, mista a una certa parte di rassegnazione. "Abbiamo provato a chiedere un chiarimento, una modifica della legge in coerenza con gli obiettivi che si propone, in primis la limitazione della diffusione del Gap, ma nessuno si prende impegni in tal senso, ci dicono che non ci sono i numeri per votarla, quindi nessuno si preoccupa di tutelare i lavoratori del settore.
Se confermata, tante sale dovranno chiudere, licenziare i dipendenti, con tutte le conseguenze immaginabili. Dopo le prime sanzioni probabilmente scatteranno anche i ricorsi, nei prossimi giorni capiremo meglio cosa fare".
 
 
ROSSI (AS.TRO): "IN ATTESA DI LEGGE NAZIONALE - Luciano Rossi, consigliere dell’associazione dei gestori As.Tro, che è stato fra gli auditi nelle commissioni del consiglio regionale ai primi di gennaio, ricorda che in tutta la Valle d'Aosta "ci sono 750 Awp, 600 nel casinò di Saint Vincent, aperto 24 ore su 24, di cui la Regione è socia per oltre il 99 percento. È strano che voglia combattere il Gap e al tempo stesso essere proprietaria di una casa da gioco.
Che dire? Restiamo fiduciosi in attesa di una riorganizzazione nazionale ma di questo passo le aziende del comparto chiuderanno e il danno sarà irreversibile. Abbiamo provato a portare le nostre ragioni ai politici ma non ci hanno ascoltato".
 
 
LA REPLICA DEL CONSIGLIERE MANFRIN - A controbattere agli operatori è lo stesso consigliere regionale Andrea Manfrin: ""La legge è stata fatta nel 2015. Mi stupisce che i dubbi interpretativi sorgano il giorno prima della sua entrata in vigore, c'era tutto il tempo nececcsario per chiedere approfondimenti prima.
Rilevo che la lettura nella norma all'articolo 2 chiarisca quali siano le tipologie di gioco permesse e quelle vietate: ci sono le slot e tutte le altre forme di gioco lecito in concessione statale, non il gratta e vinci che è in sub -concessione.
Da quello che so, la legge al paragrafo C dice che le attività coinvolte sono quelle che sono regolate dall'articolo 86 e 88 del Tulps.
La legge poi non è espulsiva ma permette nelle distanze evidenziate di esercitare tali attività legittimamente. Ritengo che anche se tale tipo di attività non facilita la tenuta del tessuto sociale di fatto è consentita, quindi o lo Stato decide di legiferare in materia oppure nei limiti della tutela della salute pubblica chiunque può condurla.
Infine, per chi obietta che in Valle d'Aosta c'è un casinò, sottolineo che c'è un diverso inquadramento normativo. Inoltre, la legge è datata 2015. è stata fatta dal Pd, è nel novero delle norme non è ricompreso il casinò. Chi ha obiezioni ne chieda conto a chi ha scritto la legge".
 
IL TESTO DELLA LEGGE - Legge regionale 17 dicembre 2018, n. 10  /Misure di prevenzione e di contrasto alla dipendenza dal gioco d'azzardo. Modificazioni alla legge regionale 15 giugno 2015, n. 14 (Disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico. Modificazioni alla legge regionale 29 marzo 2010, n. 11 (Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza)).
(B.U. del 28 dicembre 2018, n. 56)
Art. 1 (Modificazioni alla legge regionale 15 giugno 2015, n. 14)
1. Nei casi di cui all'articolo 12, comma 1, della legge regionale 15 giugno 2015, n. 14 (Disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico. Modificazioni alla legge regionale 29 marzo 2010, n. 11 (Politiche e iniziative regionali per la promozione della legalità e della sicurezza)), i termini di otto e cinque anni per l'applicazione delle misure di prevenzione e di contrasto alla dipendenza dal gioco d'azzardo previste all'articolo 4, commi 1 e 2, della l.r. 14/2015 medesima sono anticipati, rispettivamente, al 1° giugno 2019 e al 1° gennaio 2019.
2. Al comma 1 dell'articolo 4 della l.r. 14/2015, le parole: "misurata in base al percorso pedonale più breve" sono sostituite dalle seguenti: "misurata in linea d'aria".
Art. 2 (Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.
 
ULTERIORE MODIFICA A MARZO - Dopo l'anticipo dei termini di applicazione, la legge sul gioco del 2015 ha subito un'ulteriore modifica, approvata dal consiglio regionale il 21 marzo scorso. È stato specificato l'elenco dei luoghi sensibili dai quali devono distare le apparecchiature per il gioco, inserendovi anche le banche, gli sportelli bancomat, i luoghi di culto e i negozi 'Compro oro', e sono state stabilite le fasce di apertura al pubblico delle sale da gioco, prevedendo un orario massimo di due ore intervallato da pause (dalle 10 alle 12; dalle 14 alle 16; dalle 18 alle 20 e dalle 22 alle 24).
 

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