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Tar: 'Orari gioco, ordinanza urgente solo per situazioni eccezionali'

24 luglio 2019 - 09:04

Il Tar Veneto boccia l'ordinanza urgente con cui il sindaco di Bovolone (Vr) ha imposto a sala giochi di chiudere alle ore 22 di tutti i giorni della settimana.

Scritto da Fm
Tar: 'Orari gioco, ordinanza urgente solo per situazioni eccezionali'

"In base all’art. 54, comma 4 e 4 bis del D.lgs. 267/2000 il sindaco può intervenire, quale ufficiale del Governo, con atto motivato adottando provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei princìpi generali dell'ordinamento al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, è tuttavia necessario che la scelta di adottare un provvedimento extra ordinem, quale è l’ordinanza contingibile ed urgente, rispetti i presupposti e le condizioni, nonché le modalità con le quali tale potere può essere legittimamente esercitato. Invero, la possibilità di ricorrere allo strumento dell'ordinanza contingibile e urgente è  legata alla sussistenza di un pericolo concreto che impone di provvedere in via d'urgenza con  strumenti extra ordinem, per fronteggiare emergenze sanitarie o porre rimedio a situazioni di natura eccezionale ed imprevedibile di pericolo attuale e imminente per l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, non fronteggiabili con i mezzi ordinari apprestati dall'ordinamento".

A ricordarlo è il Tar Veneto nella sentenza con cui accoglie il ricorso di una società titolare dell’autorizzazione all’esercizio di una sala giochi contro l'ordinanza con cui il sindaco del Comune di Bovolone (Vr) ha disposto la limitazione degli orari di apertura della sala giochi gestita dalla ricorrente, imponendo la chiusura dell’esercizio e la cessazione di tutte le attività alle ore 22 di tutti i giorni della settimana, nonché il rispetto degli orari di funzionamento degli apparecchi di gioco così come stabiliti dall’ordinanza sindacale dell'aprile 2016.
 

"Il ricorso all'ordinanza di necessità ed urgenza si configura quale extrema ratio dell'ordinamento, ossia quale rimedio straordinario che l'amministrazione ha a disposizione per fronteggiare situazioni eccezionali cd imprevedibili, non altrimenti governabili. Questa fisionomia peculiare dell'ordinanza rende necessaria la fissazione di un termine finale di efficacia del provvedimento allo scopo evidente di non istituzionalizzare situazioni emergenziali", sottolineano i giudici.
 
 
"Nel caso di specie difetta l’individuazione di un termine di durata dell’ordine impartito dal sindaco al fine di tutelare incolumità pubblica e la sicurezza urbana, così violando i presupposti per l’adozione dell’ordinanza contingibile ed urgente. Fermo restando l’obbligo di rispettare gli orari di funzionamento degli apparecchi di gioco, così come disciplinati dall’ordinanza sindacale n. 57/2016, impregiudicata la riedizione del potere sindacale ex art. 54 Tuel, laddove dovessero essere nuovamente accertate le condizioni di pregiudizio per la sicurezza urbana, il ricorso, nei termini testè descritti, può trovare accoglimento, con conseguente annullamento del provvedimento impugnato".

 

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