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Valore Impresa: 'Stretta creditizia a gestori, il settore si organizza'

15 ottobre 2019 - 14:16

La stretta creditizia nei confronti delle imprese di gestione del gioco all'attenzione del workshop di Valore Impresa e Medio Credito Centrale con l'intervento del commercialista Francesco Scardovi.

Scritto da Redazione
Valore Impresa: 'Stretta creditizia a gestori, il settore si organizza'

C'è anche il gioco pubblico nel focus dedicato al sistema del credito e alle piccole e media imprese organizzato da Valore Impresa e dal Medio Credito Centrale all'Hotel Selene di Pomezia (Roma), dal titolo: “Medio Credito Centrale e Valore Impresa. Per lo sviluppo del Paese”. Con un intervento a cura del commercialista e revisore contabile Francesco Scardovi, esperto di gaming, in qualità di consulente fiscale di Criga e Valore Impresa Gaming, all'interno del Question time dedicato alle imprese, è stata illustrata una specifica problematica sempre più diffusa nei rapporti tra il sistema bancario e le imprese che gestiscono apparecchi da gioco.

“Da qualche tempo a questa parte, la maggior parte degli istituti di credito sta revocando le linee di credito in precedenza concesse a questi gestori e risolvendo i rapporti di conto corrente, addirittura in caso di conti correnti attivi, oltre che negare l’apertura di nuove collaborazioni a seguito della pretesa applicazione di un presunto codice etico che impone agli istituti di non finanziare soggetti che operano nei campi del commercio di armi e del gioco d’azzardo”.

Un tema forse dovuto a un “equivoco”, secondo Scardovi, “sicuramente amplificato dalle contraddizioni del governo centrale che, dopo aver legalizzato nel 2004 le cosiddette slot machine di Stato (con finalità di aumento delle entrate erariali e contrasto al gioco illegale), continua a colpire 'i propri apparecchi' con una tassazione sempre più elevata (ad oggi pari al 70 percento dei margini dell’attività) consentendo e supportando anche i sempre più frequenti interventi di regioni e comuni volti a reprimere o limitare la raccolta di gioco mediante apparecchi (considerati, a torto, gli unici responsabili del disturbo da gioco d’azzardo)”.

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IL SUPPORTO DEL SISTEMA CREDITIZIO - Tali attività non possono però essere svolte senza il supporto del sistema creditizio: attività che, lo si ribadisce, proprio da un punto di vista etico, sono di tutela del gioco legale e delle entrate erariali e di contrasto alla criminalità ed al gioco d’azzardo illegale.
“Il settore che è oggi qui rappresentato da diversi operatori, si sta organizzando: ha costituito di recente un nuovo network dal nome di Valore Impresa Gaming, entrando a far parte del gruppo oramai consolidato di Valore Impresa, presieduto da Gianni Cicero, che tanto ha fatto per favorire la crescita di svariati altri comparti del tessuto economico nazionale. Ed è proprio attraverso questo nuovo network che si intende sensibilizzare il sistema creditizio Italiano, ed oggi in particolare il progetto illustrato dal Medio Credito, da sempre vicino alle imprese italiane, affinché possa essere superato quell’equivoco dell’etica del gioco, che rischia di distruggere le imprese sane e che operano nella legalità a vantaggio di possibili altre attività illegali”, conclude Scardovi.

I PARTECIPANTI AL WORKSHOP - A partecipare ai lavori di Pomezia, accanto al presidente di Valore Impresa, Gianni Cicero e del presidente Valore Impresa Lazio, Giuseppe Scaletta, Luca La Ragione, della Direzione, strumenti di garanzia-area, sviluppo e supporto Medio Credito Centrale, per parlare della “Riforma del Fondo di Garanzia per le Pmi” e Paolo Marangiu, della Direzione commerciale-area channel Medio Credito Centrale, a illustrare “I finanziamenti di Mcc: una opportunità per le Pmi e le nuove imprese".

 

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