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Sicilia, Barba (As.Tro): 'Ddl gioco sia modello per altre regioni'

30 gennaio 2020 - 12:07

Anche l'associazione As.Tro accoglie con favore il Ddl del deputato siciliano Aricò sulla distribuzione delle sale gioco e auspica condizioni perché si possa continuare ad investire nel comparto.

Scritto da Redazione
Sicilia, Barba (As.Tro): 'Ddl gioco sia modello per altre regioni'

"Non possiamo che salutare con favore il Ddl a firma del deputato Aricò che tende a contrastare fenomeni legati al disturbo da gioco e, nello stesso tempo, a garantire livelli occupazionali attuali in una Regione con il più alto tasso di disoccupazione giovanile d’Europa".

Ad evidenziarlo è l'avvocato Adriano Barba, delegato della Sicilia per l'associazione As.tro, che così commenta il disegno di legge presentato all'Assemblea regionale dal deputato Alessandro Aricò (Diventerà bellissima) che definisce la distribuzione di sale gioco e scommesse, tutelando quelle esistenti ed obbligando i Comuni ad adeguare i regolamenti vigenti.

 

"La mancata retroattività delle disposizioni e la possibilità di trasferire il diritto acquisito rappresenta un importante novità rispetto al panorama nazionale ed in grado di garantire l’esistenza stessa delle aziende del gioco legale, messa a repentaglio dalle normative di altre regioni.
L’effetto espulsivo se non proibizionistico di alcune regioni, infatti, non ha sortito altro effetto se non quello di creare nuovi disoccupati, distruggere aziende sane con conseguente perdita di gettito erariale importante", prosegue Barba.
 
 
"L’augurio, dunque, è che il Ddl in discussione all’Ars Sicilia possa essere preso a modello e da questo si muova per superare l’annoso problema dei territori.
In prossimità del nuovo bando, infatti, è assolutamente importante creare le condizioni perché si possa continuare ad investire in questo comparto del gioco pubblico. Non meno importanti appaiono le norme tese a responsabilizzare gli esercenti, per mezzo di appositi  corsi di formazione tesi a prevenire forme di gioco patologico promuovendo così la cultura del gioco legale e la tutela della salute dei giocatori, senza pregiudizi sul settore e gli operatori, ma affrontando insieme i casi di ludopatia che si dovessero riscontrare negli esercizi pubblici.
Come associazione di categoria riteniamo che la formazione sia assolutamente necessaria e per queste ragioni abbiamo, da tempo, avviato diversi corsi con le forze dell’ordine al fine di prevenire offerte di gioco illegali che rappresentano la vera iattura per le aziende che operano nel comparto del gioco legale. 
Tutelare quest’ultime, promuovere misure di contrasto al gioco patologico, introdurre distanziometri per i nuovi locali e fasce orarie tese ad impedire il diffondersi del gioco nelle ore notturne credo rappresenti un modello da esportare nel resto delle regioni alimentando un costruttivo dibattito che tenga conto, anche, delle istanze degli operatori già vessati da una normativa ed una tassazione senza eguali al mondo", conclude il delegato di As.Tro.
 

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