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Accesso al gioco e tecnologia, tessera sanitaria sistema superato

02 gennaio 2021 - 05:19

Dagli algoritmi alla biometria, la tecnologia nel gioco è sempre più avanzata: prossima tappa il riconoscimento facciale per impedire ai minori di giocare.

Scritto da Redazione
Accesso al gioco e tecnologia, tessera sanitaria sistema superato

"Una slot machine che incamera denaro, che può valere vincite importanti, può far gola a qualche malintenzionato che opera nell’immenso digitale, ebbene quell’oggetto è stato progettato e costruito per essere impenetrabile". A parlare di standard di sicurezza elevatissimi è Alberico Cornacchia, Chief Delivery Officer di Novomatic Italia, uno dei più grandi provider globali di soluzioni di ultima generazione applicate al gioco.

A proporre il binomio uomo-macchina applicato al comparto del gambling è l'edizione online di Panorama che accende i riflettori sulle innumerevoli possibilità di intervento sul sistema del gioco: si va dal blocco dell'accesso ai minori fino allo stop forzato davanti a comportamenti compulsivi e poi la neutralizzazione di traffici anomali di scommesse e il contrasto ad attività illecite, nonché la corretta erogazione del denaro derivante dalle vincite. La tecnologia insomma è cruciale nel settore dei giochi.

“Lavoriamo grazie a un aconcessione, un contratto firmato con lo Stato nel qiale sono elencati, fino all’ultima virgola, tutti gli impegni che dobbiamo rispettare. E gli interessi costituzionali che, in parallelo, vanno tutelati: il contrasto all’illegalità, la battaglia ai disturbi dell’azzardo, il rispetto dell’ordine pubblico. Ecco, si può dire che tutto passa dalla piena trasparenza ed efficienza del nostro operato”. A spiegarlo è Geronimo Cardia, presidente di Acadi, l’Associazione concessionari dei giochi pubblici.

Aderente a Confcommercio, fa parte di una filiera che dà lavoro a circa 150 mila persone e che è stata messa duramente alla prova dalla pandemia: "Per l’anno in corso le perdite effettive stimate, e il parallelo gettito erariale, sono superiori al 50 percento in confronto al 2019. Il tema riguarda circa 5 miliardi di perdite di gettito erariale su 10 dal gioco pubblico e 4 miliardi di perdite di ricavi su 8 per gli operatori del comparto”.

Ma per tornare ai sistemi informatici a disposizione del comparto, questi consentono già oggi un rigoroso controllo su molti degli aspetti richiamati ma la nuova frontiera può essere la biometria come sostiene Matteo Marini, Ceo di Admiral Gaming Network, uno dei concessionari autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: "La prossima tappa è puntare sulla biometria. Oggi si usa la tessera sanitaria per appurare la maggiore età del giocatore. È un sistema obsoleto, esistono già meccanismi per calcolare gli anni del soggetto riconoscendone i tratti somatici. E se il sistema s’inceppa, si predispone l’intervento umano: se chi ha più di 18 anni viene scambiato per uno che ne ha meno, andrà a farsi riconoscere con un documento da un addetto, mentre l’adolescente che ha provato ad entrare senza averne diritto, di certo girerà i tacchi e andrà via.

Da tenere sotto la lente d’ingrandimento - prosegue Marini - sarà inoltre il comportamento di ogni giocatore: se eccede, se si riscontra un atteggiamento compulsivo da parte sua, gli si potrà mandare un’allerta sulla macchina o inviare il personale di sala per invitarlo a smettere, fare una pausa, fermarsi”.

Dal punto di vista tecnologico, comunque, stando alle parole degli esperti, i controlli imposti al settore, in Italia, non conoscono eguali a livello internazionale: "Le sanzioni per chi non si dimostra all’altezza sono altissime - dice Cardia -. Chiunque si affaccia al panorama delle gare, aspira a una concessione, deve essere bravo e solido; dimostrarsi in grado di sostenere gli investimenti necessari, non solo all’inizio, ma in tutto il corso della sua attività".

 

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