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Awp: il peso della pandemia e del super Green Pass, raccolta a -25,6 percento sul 2020

20 gennaio 2022 - 11:13

Le crescenti preoccupazioni generali per la pandemia e l'introduzione del super green pass stanno peggiorando il trend della raccolta degli apparecchi, sia Awp che Vlt.

Scritto da Ac
Awp: il peso della pandemia e del super Green Pass, raccolta a -25,6 percento sul 2020

Il nuovo mercato degli apparecchi da intrattenimento risulta oggi molto più ristretto rispetto al passato e non solo più difficile, a causa della pandemia. Soprattutto finché permangono le varie restrizioni di accesso ai locali pubblici che intaccano inevitabilmente i livelli delle giocate, avendo limitato le frequentazioni nei locali. Come emerge chiaramente dai trend di raccolta che, come già documentato in precedenza, si rilevano a partire dall’introduzione del green pass dallo scorso 6 agosto, ma che trovano oggi nuove variazioni anche con la certificazione “super” adottata successivamente dal Governo. Con risultati negativi sia per le Awp nei bar e nelle sale che per le Vlt.

In particolare, secondo le rilevazioni di GiocoNews.it sui dati provenienti dai principali concessionari italiani, in termini di spesa lorda (o “Ggr”, Gross gaming revenue) si registra a gennaio, durante la prima quindicina dell’anno - una riduzione rispetto al 2020 di circa il 25,5 percento, quando nel mese precedente, cioè dicembre 2021, il calo registrato era del 18,7 percento rispetto a dicembre del 2019 (naturalmente gennaio 2022 può essere confrontato soltanto con il 2020 poiché a gennaio 2021 la raccolta era completamente interdetta a causa del lockdown).

Senza contare, peraltro, che per la prima volta dalla riapertura, il numero di Awp attive in Italia risulta inferiore rispetto al mese precedente (a gennaio risultano operative circa l’84 percento delle macchine autorizzate alla raccolta, mentre nel mese precedente erano circa l’86 percento e a gennaio 2020 circa il 90 percento).
 
COSA ACCADE NELLE VLT – Anche per le videolottery la situazione attuale è tutt’altro che rosea. A gennaio il totale della spesa lorda (Ggr) rispetto a quella dello stesso mese del 2020 registra un “meno” 7 percento, ma ancora ben lontano dai trend pre-pandemia relativi al 2019. Basti pensare infatti che a dicembre si è toccato un -28,5 percento rispetto a dicembre del 2019.
In questo caso, come noto, occorre considerare l'introduzione della “tessera sanitaria” a partire dal 1° gennaio del 2020, che aveva già di per sé comportato una riduzione (media) del 21,9 percento rispetto al 2019, che è stata ulteriormente aggravata dalla pandemia e dai lockdown e, soprattutto, dalle successive restrizioni che hanno caratterizzato la riapertura e stanno comunque ancora oggi condizionando le attività di gioco. Almeno fino al prossimo 31 marzo, data in cui è fissata – per ora – la conclusione dell’emergenza sanitaria, salvo ulteriori rinvii, che naturalmente nessuno si augura. Soprattutto tra gli operatori del gioco pubblico.
Anche per le Vlt, peraltro, si registra una riduzione del numero dei terminali attivi che a gennaio si attesta a circa l’86 percento del numero disponibile, contro l’87 percento circa del mese precedente e ancora distante dal 92,4 percento di gennaio 2020.
 

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