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Tassa 500 milioni, concessionari a Cgue: 'Alterata libera concorrenza'

27 gennaio 2022 - 14:45

Concessionari degli apparecchi di gioco in udienza alla Corte di giustizia europea che dovrà pronunciarsi sulla compatibilità della 'tassa dei 500 milioni' con il diritto Ue.

Scritto da Redazione
Tassa 500 milioni, concessionari a Cgue: 'Alterata libera concorrenza'

Nuova puntata della controversia sulla cosiddetta “tassa dei 500 milioni” introdotta dalla legge di Stabilità del 2015 per i concessionari di slot e videolottery e poi abrogata l'anno dopo.

Facendo seguito alla domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Consiglio di Stato, oggi, 27 gennaio, si è infatti tenuta l'udienza alla Corte di giustizia europea che dovrà pronunciarsi in merito alla compatibilità con il diritto europeo di questa “una tantum”.

Sotto la lente il decreto del gennaio 2015 con il quale il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ha dato attuazione alla legge di Stabilità  ed ha quindi definito il numero degli apparecchi di cui stessi riferibili a ciascun concessionario, ripartito il versamento in maniera proporzionale a detto numero di apparecchi e stabilito le modalità del versamento.

Due le questioni pregiudiziali sul tavolo: “Se sia compatibile con l’esercizio della libertà di stabilimento garantita dall’articolo 49 del Tfue e con l’esercizio della libera prestazione di servizi garantita dall’articolo 56 Tfue l’introduzione di una normativa quale quella contenuta nell’articolo 1, comma 649, delle legge 190/14, la quale riduca aggi e compensi solo nei confronti di una limitata e specifica categoria di operatori, ovvero solo nei confronti degli operatori del gioco con apparecchi da intrattenimento, e non nei confronti di tutti gli operatori del settore del gioco; se sia compatibile con il principio di diritto europeo della tutela del legittimo affidamento l’introduzione di una normativa quale quella sopra citata, contenuta all’articolo 1, comma 649, della legge 190/14, la quale per sole ragioni economiche ha ridotto nel corso della durata della stessa il compenso pattuito in una convenzione di concessione stipulata tra una società ed un’amministrazione dello Stato italiano”.

La decisione della Cgue è attesa nei prossimi mesi, mentre il 7 aprile dovrebbero arrivare le conclusioni dell'Avvocato generale.

 

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