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Tar Bolzano respinge ricorso contro legge provinciale sul gioco

28 agosto 2015 - 11:54

Il Tar emette sentenza favorevole alla legge provinciale sul gioco di Bolzano: Ordinanza per motivi di salute pubblica.

Scritto da Fm
Tar Bolzano respinge ricorso contro legge provinciale sul gioco

 

Il Tar Bolzano ha rigettato il ricorso opposto dal titolare di un bar contro l’ordinanza 'per la rimozione dei giochi leciti e per la sospensione dell’attività del pubblico esercizio' ai sensi della legge provinciale di Bolzano sul gioco. Il provvedimento firmato dal vice sindaco della città altoatesina ordinava “entro e non oltre cinque (5) giorni dal ricevimento (…)” “la rimozione degli apparecchi da gioco leciti presenti presso il pubblico esercizio” de quo e si disponeva “la sospensione dell’attività dell’esercizio pubblico fino all’avvenuta rimozione dei giochi leciti”.

 

Secondo la ricorrente, "le esigenze di protezione dei rischi legati all’insorgenza di dipendenza da gioco d’azzardo non sono state accertate né con adeguata istruttoria, né estrinsecate con sufficiente motivazione”;.

 


MOTIVI DI SALUTE PUBBLICA - Secondo i giudici, "il legislatore provinciale ha operato un contemperamento dell’interesse dei titolari al mantenimento degli apparecchi da gioco leciti negli esercizi pubblici situati in luoghi cosiddetti sensibili e di quello alla tutela delle persone più deboli e, quindi, più esposte al rischio del gioco compulsivo, operando una scelta discrezionale che al Collegio appare del tutto ragionevole. D’altra parte, senza la rimozione degli apparecchi già installati non potrebbe realizzarsi, in pieno, quella tutela delle persone ritenute maggiormente vulnerabili (o per la giovane età o perché bisognose di cure di tipo sanitario o socio - assistenziale), giudicata legittima dalla Corte Costituzionale, nella citata sentenza n. 300 del 2011".

 

ERARIO TUTELATO - Infine, le norme applicate dagli enti locali "non impediscono affatto all’erario di incassare gli introiti derivanti dal gioco lecito: gli apparecchi da gioco possono infatti essere ricollocati in luoghi considerati non sensibili. Il flusso delle entrate erariali potrà essere così garantito, senza alcun danno sociale e sanitario alle fasce di popolazione considerate più fragili e altrimenti indifese"

 

 

 

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