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Comune di Roma: orari slot, 3 anni per adeguarsi al regolamento

18 aprile 2017 - 13:45

Il Comune di Roma incontra Monopoli di Stato e associazioni di categoria e illustra le intenzioni sul nuovo regolamento che limita il gioco nella Capitale.

Scritto da Ac
Comune di Roma: orari slot, 3 anni per adeguarsi al regolamento

Roma - I locali pubblici della Capitale che ospitano apparecchi da intrattenimento avranno tre anni di tempo per adeguarsi al nuovo regolamento. E' quanto prevede la proposta di delibera del Movimento cinque stelle che dovrà essere ora sottoposta al voto in Assemblea capitolina, discussa oggi in un incontro tra le Commissioni Commercio e Politiche Sociali di Roma Capitale, che hanno ricevuto in sede congiunta le associazioni del terzo settore e le categorie, insieme all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. La proposta del Movimento prevede orari di funzionamento a scaglioni per le slot: dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22, con lo spegnimenti totale nei festivi, e una distanza minima di 500 metri delle sale dai luoghi sensibili.

Con tanto di divieto di apertura di nuovi esercizi nel Centro storico, limitando le nuove installazioni alla periferia "ma senza arrivare a una espulsione totale dal territorio di Roma, per evitare la nascita alle porte della città di quartieri residenziali che diventino delle ’piccole Las Vegas’", come  spiegato dal presidente della Commissione Commercio, Andrea Coia. Nell'audizione, alla quale hanno partecipato anche l'associazione Fit e l'organizzazione noprofit Libera, Coia ha specificato di non essere "contrari al gioco lecito", ma di "sostenere un comportamento etico per saper riconoscere le persone affette".
A intervenire per i Monopoli di Stato, il dirigente dell'Ufficio Apparecchi, Armando Iaccarino, il quale - dopo aver spiegato di non aver mai ricevuto alcun testo relativo al regolamento di Roma - ha ribadito la disponibilità dell'amministrazione "a qualsiasi collaborazione e confronto per dati, informazioni e numeri che possano ricostruire il contesto nel massimo dettaglio", rifacendosi tuttavia alla proposta del Governo in Conferenza Unificata, che potrebbe dividere le sale slot in due categorie, A e B, secondo requisiti precisi per le sale di categoria A, dalla videosorveglianza al controllo degli accessi fino alla formazione del personale, che consentirebbero un trattamento meno restrittivo. "Essendo l'agenzia vincolata alla disciplina nazionale - ha spiegato Iaccarino - non possiamo che far riferimento alle discussioni in essere in sede di Conferenza unificata le quali, come noto, prevederebbero una disciplina specifica per quanto riguarda la gestione di orari e luoghi sensibili in base alla tipoogia di locale".
DISCIPLINA ORARI SAREBE AIUTATA DA AWPR - Specificando, però, in merito agli orari, che "servirebbe una disciplina univoca a livello nazionale, in modo da poter accendere e spegnere noi tutti gli apparecchi con risparmi notevoli per i controlli, mentre invece allo stato attuale con mille finestre orario diverse dobbiamo fare delle verifiche battendo il marciapiede, con i relativi costi". Ciò varrevve, tuttavia, esclusivamente per quanto le riguarda le future slot "da remoto", ed è proprio quello che avrebbe immaginato l'amministrazione predisponendo la disciplina di questi nuovi apparecchi da gioco.
Secondo quanto apprende GiocoNews.it da fonti istituzionali, il dirigente di AdM avrebbe inoltre invitato a "Evitare scorciatoie" nell'affrontare la materia della regolamentazione del gioco sul territorio perché non esistono soluzioni semplici al problema. "Anche la classica semplificazione che consiste nel dire: Senza offerta non esisterebbe domanda" - ha spiegato Iaccarino - in realtà non regge perché non è sempre così. Come dimostra la disciplina che abbiamo adottato nel gioco online, con il cosiddetto oscuramento dei siti di gioco illegali, divenuti oggi circa 6500, dal quale si evidenzia come continui ad esserci una domanda fortissima che una adeguata regolamentazione può essere in grado di governare".

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