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New slot e nulla osta: As.Tro chiede intervento di AdM e invoca l'Agcm

28 settembre 2018 - 11:48

Con l'enfatizzarsi della “battaglia al nulla osta”, l'Agenzia delle Dogane riceve le associazioni degli operatori: As.Tro chiede soluzione e invoca intervento dell'Autorità della concorrenza.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
New slot e nulla osta: As.Tro chiede intervento di AdM e invoca l'Agcm

 

L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli deve definire le regole di gestione e riassegnazione dei nulla osta relativi ad apparecchi dismessi, che non può rimanere quella vigente prima della fissazione di  un numero massimo di apparecchi per le descritte mutate condizioni del mercato. E' la richiesta avanzata dall'associazione dei gestori As.Tro nell'incontro di questa mattina presso i Monopoli di Stato che rientra nell'ambito delle audizioni convocate dalla stessa agenzia con le sigle che rappresentano gli operatori, proprio sul tema dei nulla osta delle slot, in seguito alle molteplici segnalazioni e richieste avanzate dagli addetti ai lavori.

As.Tro, in particolare, chiede ad AdM di emanare una direttiva che regolamenti la riassegnazione dei nulla osta dismessi sulla base dei criteri che risultino idonei a garantire le forme di  concorrenza compatibili con  l’attuale rigida  perimetrazione del mercato, evitare che si costituiscano ingiustificati vantaggi di posizione nei rapporti tra i soggetti di filiera, assicurare il rispetto del principio di correttezza da parte dei concessionari di rete, in esecuzione degli  obblighi inseriti nelle Convenzioni di concessione. Partendo, quindi, dal presupposto che il nulla osta è da ritenere “esclusiva titolarità dell’Amministrazione”. Prevedendo, magari, l’istituzione del principio del “one to one”, dando reciprocità alle operazioni di dismissione e nuova richiesta dei nulla osta: ovvero, stabilendo che alla dismissione di un Noe corrisponda un diritto alla  richiesta ed attivazione di un altro Noe. Oltre alla statuizione dell’obbligo in capo  al gestore e concessionario che recede unilateralmente, qualora non sussista la reciprocità, di riconsegnare il noe direttamente all’Amministrazione.
I PROBLEMI SUL MERCATO - Secondo As.Tro, la nuova configurazione del mercato successiva alla riduzione degli apparecchi e alla fissazione di un numero massimo di  Awp installabili, evidenzia “notevoli criticità nella regolamentazione delle dismissioni di  apparecchi e del rilascio di nuovi nulla osta di esercizio”, con riferimento sia alla  compressione della concorrenza, sia per gli inevitabili impatti sui rapporti tra le diverse componenti  della filiera. Con il contesto che si presenta ancor più problematico per effetto di alcuni comportamenti “anomali” da parte di alcuni concessionari, con l’adozione, spesso, di modifiche unilaterali dei contratti stipulati con i gestori o proprietari degli apparecchi “ingiustificatamente gravose o discriminatorie, mirate ad aumenti del canone di rete nell’ordine anche del 300 percento, comunque, mai inferiori  al raddoppio del canone precedente, con minaccia di risoluzione del contratto  in caso di mancata adesione; o a imporre una produttività minima giornaliera al congegno, pena lo scollegamento dello stesso dalla rete”. Oppure, altro caso rappresentato dall'associazione,  quello che vede i concessionari “sancire un diritto di prelazione in capo allo stesso concessionario nel caso in cui il gestore decida di vendere la propria azienda  o un ramo di essa, pena il pagamento di una penale”; oppure, ancora, nel prevedere,  sempre per il concessionario, “la facoltà incondizionata  di recedere in tutto  o in parte dal contratto con un minimo preavviso”, in questo caso comunicando il numero delle slot o degli esercizi per i quali non intende più avvalersi della collaborazione del gestore”. O nulla comunicazione di recesso unilaterale,  spesso in assenza di qualsiasi forma di motivazione.  Infine, nel caso più generale, nell’adozione di comportamenti - da parte del soggetto contrattualmente più  forte - che “sono in grado di creare un eccessivo squilibrio di diritti ed obblighi, tenuto conto anche della reale possibilità – per la parte contrattualmente più debole ‐ di reperire sul mercato delle alternative”.
LA SEGNALAZIONE ALL'AGCM – Una serie di comportamenti  che, secondo As.Tro, presentano caratteristiche  che ne potrebbero permettere la  assimilazione alle figure di “abuso di  posizione dominante” e “accordo di cartello” e, quindi, giustificare una apposita segnalazione all'Authorità garante della concorrenza (Agcm), a cui si sta rivolgendo l'associazione. Pur nella convinzione, comunque, che l'Agenzia delle Dogane possa e debba comunque intervenire risolvendo al monte ogni anomalia procedurale. E dando nuove regole al mercato.

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