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Cura Italia: Scardovi, 'Bene attenzione a giochi ma serve focus su gestori'

17 marzo 2020 - 09:56

Il consulente fiscale, esperto di gaming, Francesco Scardovi analizza con GiocoNews.it le misure sui giochi del decreto 'Cura Italia' a tutela dell'economia.

Scritto da Redazione
Cura Italia: Scardovi, 'Bene attenzione a giochi ma serve focus su gestori'

“Stando alle anticipazioni pubblicate nelle scorse ore rispetto al cosiddetto decreto 'Cura Italia' – attesissimo dalle imprese di ogni settore, comprese quelle del gioco pubblico – è sicuramente da accogliere con positività quanto fatto dal Governo che interviene direttamente nei confronti del settore della raccolta mediante Awp e Vlt. Anche se, da una prima analisi delle misure, non viene chiarita la posizione dei terzi raccoglitori”.

A commentare a GiocoNews.it le misure previste dal decreto di marzo del Governo per il mercato del gioco è il consulente fiscale, esperto del settore, Francesco Scardovi, secondo il quale sarebbe stata utile qualche specifica in più rispetto ai diversi attori della filiera e, in particolare, riguardo ai gestori, i più a rischio di contagio quali primi attori della raccolta sul territorio oltre che fortemente gravati finanziariamente dalla necessità di investire continuamente nell’aggiornamento degli apparecchi oltre che di dotarli delle necessarie provviste di cassa per garantirne il funzionamento.

“La prima considerazione da farsi – sulla base delle indiscrezioni pubblicate dalla stampa - è che l’opportuno rinvio delle scadenze della seconda quindicina di febbraio (con dilazioni fino a dicembre 2020), sia rivolto ai concessionari di rete, che, a termini di contratto (e di garanzie/fideiussioni ricevute) potrebbero comunque richiedere ai terzi incaricati di versare le somme dovute”, spiega il consulente.

“È comunque ragionevole supporre, in ogni caso, che debbano ritenersi indirettamente anch'essi destinatari dei rinvii sanciti dal decreto proprio per l'emergenza in corso che, a partire da metà febbraio, in aree sempre più estese del territorio ha impedito il normale esercizio della raccolta, fino a bloccarla definitivamente (dal 12 marzo scorso), imponendo la 'quarantena' di tutte le aziende degli operatori in attesa dell’auspicato superamento della drammatica situazione in corso".
 
Il consiglio dell'esperto, in questa fase, è quello di "definire al meglio, con i rispettivi concessionari, le rateazioni più congrue ed i piani dilatori di versamento di quanto raccolto nei termini indicati dal decreto, al fine di preservare, per quanto possibile, gli equilibri finanziari degli operatori in attesa del superamento della crisi".

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