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Awp senza contanti: il futuro non è più remoto, politica e industria studiano

19 marzo 2021 - 09:28

I contanti stanno diventando uno strumento del passato, aprendo nuove frontiere nel gioco: accade in Gran Bretagna, ma anche in Italia dove si studia l'idea.

Scritto da Ac
Awp senza contanti: il futuro non è più remoto, politica e industria studiano

 

Un rapporto di Link, la società che gestisce gli sportelli automatici del Regno Unito, afferma che il numero di transazioni per il prelievo di contanti è diminuito del 43 percento negli ultimi 12 mesi, fino alla fine di febbraio. Anche se l'importo prelevato ad ogni visita agli sportelli è aumentato da una media di 67 sterline a 84. Tuttavia si prevede che nei prossimi mesi verranno eliminati dalle strade principali fino a 4mila bancomat, rispetto alla rete globale che ne conta poco di più di 40mila sul territorio. Una situazione, questa, che impone una riflessione conseguente a tutti quei servizi che utilizzano oggi il contante, soprattutto se in via esclusiva o comunque prevalente. Tra questi, è evidente, spiccano gli apparecchi da intrattenimento (Awp), che si trovano all'interno dei locali pubblici del Regno.

IL CAMBIAMENTO NELLE AWP UK - Sebbene i pub - la sede principale per le Awp britanniche - rappresentino una forma di vendita al dettaglio per utenti con un alto tasso di liquidità, resta da vedere se l'utilizzo della carte "tap-and-go", come vengono denominate da quelle parti le tessere del bancomat, cambierà sostanzialmente quando i pub potranno riaprire, al termine del prolungato lockdown. Ma se le macchine da gioco sono ancora oggi obbligate (per legge) a utilizzare esclusivamente i contanti, in questi giorni stanno arrivando forti pressioni sul settore per individuare modi alternativi per utilizzare i dispositivi di gioco. Attualmente, il sistema "wallet" è favorito, ma l'industria dei sistemi di pagamento ha chiarito che la vera soluzione sarà un cambio della legge che consenta l'uso delle carte per avviare direttamente il gioco.

Ecco quindi che la pandemia, nell'accelerare alcuni processi a livello generale, primo su tutti quello verso la digitalizzazione dei servizi, riesce anche a rompere degli autentici “tabù”, come quello dell'utilizzo della moneta elettronica nel gioco terrestre. Sì, perché in Regno Unito, come in ogni altro paese, gli operatori erano sempre stati contrari – o comunque restii – all'eliminazione della “moneta sonante” dai giochi, per varie ragioni. Ma ora gran parte delle motivazioni che venivano addotte dagli addetti ai lavori, sembrano decadere, di fronte al progresso, forzato dalla pandemia.

COSA ACCADE IN ITALIA - In realtà, va detto, non si tratta di un fenomeno isolato né tanto meno di una riflessione che sta avvenendo esclusivamente nel Regno Unito. Anzi, a dire il vero, anche in Italia si starebbero facendo riflessioni analoghe, dentro e fuori dall'industria, e per le stesse ragioni. Ovvero, sulla base delle nuove esigenze e sensibilità stimolate tra i consumatori dalla pandemia. Solo che in Italia, a differenza di quanto può avvenire in altri territori più “virtuosi”, come la Gran Bretagna, tra le ragioni che hanno sempre frenato l'ipotesi di un passaggio al contante c'è sempre stato il timore di una perdita di giocatori, dovuta alla scarsa propensione degli utenti di veder tracciata le proprie giocate, come avviene attraverso la moneta elettronica. A differenza del contante che permette di mantenere il perfetto anonimato in ogni giocata. In effetti, va detto, non si tratta di un rischio puramente campato in aria, come hanno dimostrato le Vlt che in seguito all'introduzione del lettore di tessera sanitaria per l'attivazione delle giocate, solo per il “rischio” di vedersi tracciare le giocate (in realtà, come detto più volte, l'identificazione del giocatore permette soltanto di certificare la maggiore età senza avere alcun accesso ai dati contabili, né memoria), hanno visto crollare la raccolta anche oltre il 30 percento. Tuttavia, è bene evidenziare che nel caso delle Awp, a differenza delle Vlt, le cifre che possono essere giocate da un utente sono decisamente inferiori e quindi c'è da pensare che la ritrosia degli utenti possa essere minore. Senza contare, peraltro, che a giocare in favore dell'utilizzo della moneta elettronica, lato operatori, ci sarebbero anche altre importanti motivazioni, come la riduzione dei rischi in termini di furti, con le "spaccate" nei bar che sono da sempre all'ordine del giorno per gli addetti ai lavori del comparto e che potrebbero sparire del tutto con l'eliminazione dei contanti.

A proposito delle differenze tra i due paesi, tutavia, va anche detto che in Italia la transizione al digitale ha subito sì una forte accelerazione, ma è comunque molto meno rapida rispetto al Regno. Anche se, da noi, l'occasione di una revisione della legge che disciplina gli apparecchi da intrattenimento è alle porte, tenendo conto della scadenza delle concessioni che potrebbe portare, con tutta probabilità, alla riforma complessiva del settore e, quindi, a una nuova generazione di macchine da gioco e, in particolare, alle famigerate “Awp da remoto”, già più volte rimandate dal legislatore e ora probabilmente in dirittura di arrivo. Sempre se non ci sarà una proroga delle gare, tenendo conto del processo di riordino ancora da avviare e del settore da ricostruire dopo la pandemia. In ogni caso, la lezione impartita dal Covid, in tutti è settori, è una: nulla sarà più come prima. E anche i giochi non faranno eccezione.

 

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