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Vicenza, sale gioco: Tar riconosce il potere regolamentare degli enti locali

14 settembre 2012 - 08:18

In attesa dell'udienza di merito sulle sale gioco, fissata al secondo trimestre del 2013, il Tar Veneto ha accolto la richiesta di sospensiva della revoca dell'agibilità e del divieto dell'attività di somministrazione che il Comune aveva disposto a carico di una società di giochi. Tuttavia il Tar non ha sospeso le norme urbanistiche comunali né il Regolamento comunale per l’apertura e la gestione delle sale giochi che fissano distanze minime dai siti sensibili come scuole, chiese e ospedali.

Scritto da Sara

“Sono molto soddisfatto – dichiara il sindaco Achille Variati - che per la prima volta il giudice amministrativo trovi fondato il potere regolamentare degli enti locali, in particolare per quanto riguarda il governo del territorio, sulla base dell'articolo 117 della Costituzione e dello stesso testo unico degli enti locali. Dall'altra parte però l'ordinanza del Tar dice che le nostre norme sembrano limitare, agli effetti pratici, l'attività economica delle sale gioco, in presenza di norme statali che, sempre secondo il Tar, sembrano non definire la pericolosità pubblica delle sale gioco. È evidente dunque – conclude il sindaco - la contraddizione da parte dello Stato che allo stesso tempo riconosce la ludopatia come male da curare ad un livello essenziale di assistenza. Inoltre nel nostro territorio ci sono in realtà molte aree lontane almeno 500 metri dai luoghi sensibili dove possono essere aperte delle sale gioco. Per questo motivo stiamo riflettendo sull'opportunità di impugnare l'ordinanza”.

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