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Mappa dei bar no slot: As.tro lancia la sua proposta agli autori pavesi

26 febbraio 2013 - 09:46

"Il bar senza slot è più bello? Il bar senza slot rivela un indole dell’esercente affrancata dalla bramosia di guadagno? Il bar senza slot è la prima cura contro la ludopatia? Forse! Sicuramente, invece: il bar che non fornisce alcool ai minori, il bar che alla sera interrompe la mescita di alcool, o che si rifiuta di fornirne di ulteriore a chi ‘ha già fatto il pieno’, il bar che si adopera per non rendere il locale un riferimento operativo per lo spaccio, il bar che non cede la licenza a malavitosi, magari restando nel locale come testa di legno, costituirebbe una positiva inversione di tendenza molto importante per tutta la nostra società, in cui ci si ostina a dimenticare: gli effetti dell’alcool e dello 'stupefacente' del sabato sera 'ordinati' dentro i bar, per la salute degli adolescenti, gli allarmi lanciati dai magistrati (soprattutto della Lombardia, del Veneto, dell’Emilia Romagna) sulla invasività malavitosa nel mercato delle licenze di pubblico esercizio”. È il commento dell’associazione As.tro all’iniziativa di due ingegneri informatici di Pavia di creare una mappa online dei bar no slot. Manifesto per la legalità, il 15 marzo Terre di mezzo lancia la campagna nazionale e una petizione popolare

Scritto da Sm

LA PROVOCAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE - As.Tro lancia provocatoriamente (ma non troppo) la proposta di allestimento di un nuovo sito: www.bar-no-alcool-ai-minori-no-alcool-dopo-22-no-spaccio-interno-no-mafia (ovviamente abbreviabile con formule di maggior sintesi). La maggioranza degli esercizi pubblici “è senza dubbio ‘virtuosa’ relativamente ai profili richiamati innanzi, ma una significativa minoranza no.

Ecco che allora viene spontaneo chiedersi come e dove reperire un bar (o una tabaccheria) che ai minori rifiuti alcool (e tabacco), e dove i nostri figli possano anche andare a prendere un caffè, o la ricarica del cellulare, nella certezza che l’eventuale “correzione” (come l’agognato pacchetto di sigarette), saranno rifiutati, se non maggiorenni, e dove gli spacciatori “di quartiere” non si ritrovino abitualmente per adescare la clientela più giovane”, continua l’associazione.

GLI ISCRITTI ALL’ALBO - L’iniziativa ‘pavese’ studiata per segnalare i bar (e magari anche le tabaccherie) senza slot, arriverà a posizionare almeno ‘duecentomila’ lucine o bandierine sul territorio nazionale. “Tale è infatti la differenza tra gli iscritti all’albo Aams come esercenti/tabaccai, muniti di licenza di cui all’articolo 86 Tulps per la somministrazione (o per l’installazione di slot), e il totale nazionale di queste due tipologie di esercizi”, aggiunge As.tro.

L’iniziativa As.Tro suggerita agli ingegneri pavesi si prefigge di accendere altrettante ‘lucine’, smentendo l’attuale ‘odioso’ adagio antropologico in virtù del quale nessuno più controlla l’età dell’acquirente di alcool e tabacco, e che i bar di intere città siano oramai nelle mani di organizzazioni storicamente dedite ad accaparrarsi gli esercizi, per fornire stabile e dignitosa occupazione alle schiere di loro fiancheggiatori.

“Sotto il profilo della qualità del vivere sociale, As.Tro è certa di doversi augurare, molte più “bandierine” alla “sua” di ricerca, considerando il gioco lecito un fattore che porta nel bar “il controllo” delle forze dell’ordine, mentre l’innocuo “alcool” somministrato costantemente senza criterio provoca stragi talmente silenziose da generare, anche a Pavia, un irrisorio impegno civile e di comunicazione”, conclude.

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