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New slot e omologazioni: Chionna (Acmi), “Verso un nuovo modello industriale”

06 marzo 2013 - 09:38

La notizia divulgata da GiocoNews.it riguardo alla 'stretta' da parte dei Monopoli nel rilascio dei nulla osta di distribuzione – con particolare attenzione allo strumento dei 'kit' - ha suscitato grande attenzione nel settore. Per questo abbiamo approfondito il tema con il presidente di Acmi, l'associazione di costruttori di apparecchi da gioco, in un'intervista che sarà pubblicata in versione integrale nei prossimi giorni (nella quale si spazia anche sul campo delle cosiddette 'new slot 3') di cui anticipiamo un estratto. Bolzano, sale giochi: il consiglio comunale chiede chiarimenti sulle licenze

Scritto da Ac

Un tema centrale in questo passaggio generazionale del comparto slot è quello dei cosiddetti 'kit', che dovrebbero scomparire dal futuro del settore, in qualunque forma e modalità, anche attraverso una attribuzione di maggiore responsabilità ai produttori. Cosa ne pensa di questo aspetto?
“I produttori la responsabilità la hanno da sempre, la norma infatti attribuisce a questa figura la responsabilità dell’apparecchio sino alla definitiva dismissione. In tal senso, per il futuro, si è giustamente pensato di delineare con maggiore precisione ruoli e responsabilità prevedendo, per gli organi preposti ai controlli, degli strumenti e delle procedure che consentiranno agli stessi di identificare in modo inconfutabile i responsabili di eventuali manomissioni o di interventi non autorizzati. Per quanto concerne l’attualità, riteniamo la circolare recentemente inviata da Aams ai propri uffici territoriali sufficientemente chiara rispetto alla posizione dei Monopoli sull’argomento.
L’intervento di aggiornamento del modello industriale, alla studio di Acmi in questo momento, interviene anche su questo annoso argomento, prevedendo un nuovo sistema di distribuzione e assistenza che, a nostro avviso, porterà notevoli benefici all’intero comparto andando incontro in particolare, alle esigenze dei gestori”.

Secondo l'Associazione dei costruttori, in effetti, la nuova normativa sugli apparecchi predisposta da Aams e in attesa di adozione, comporterebbe un cambiamento del settore dal punto di vista industriale e, quindi, nella sua strutturazione. Con maggiori oneri per gli operatori ma anche, e soprattutto, maggiori certezze.
“Questo decreto (di nuove regole tecniche, Ndr) ha da subito fatto capire la volontà del Legislatore di cambiare la modalità di produzione, distribuzione e gestione del prodotto Awp e nel contempo, la volontà di  determinare con estrema chiarezza le responsabilità di ogni attore della filiera. Appare quindi evidente la necessità, per la parte produttiva, di aggiornare l’attuale modello industriale in funzione della trasformazione in atto. Le nuove macchine richiederanno una qualità di assemblaggio e di scelta della componentistica molto superiore all’attuale, sarà fondamentale garantire all’operatore una minor necessità di manutenzione e quindi tutto il modello industriale dovrà  subire un cambiamento rispetto all’attuale. Acmi sta lavorando da tempo ad una possibile certificazione di qualità della filiera, che preveda la valutazione preventiva dei prodotti da immettere sul  mercato, certificandone la qualità secondo i canoni richiesti”.

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