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Felissari (As.Tro): "Al settore del gioco serve stabilità, filiera sia compatta"

12 giugno 2014 - 10:38

Maranello – “Il settore ha bisogno prima di ogni cosa di stabilità, perché gli imprenditori che vi operano devono poter sapere dove verrà circoscritto il perimetro di azione delle loro attività in modo da poter programmare i propri investimenti, il proprio futuro.

Scritto da Ac
Felissari (As.Tro): "Al settore del gioco serve stabilità, filiera sia compatta"

Questa è la cosa più urgente e per tale ragione occorrerà avere un ruolo significativo nell'attuazione delle legge delega che promette di riscrivere completamente l'intero comparto del gioco pubblico, sia dal punto di vista della distribuzione del gioco, ma anche per quanto riguarda la tassazione. La filiera deve essere compatta in un obiettivo comune di affermazione di questo principi. Abbiamo un'esperienza che è quella di Confindustria che abbiamo abbiano visto funzionare e continuerà a farlo laddove gli obiettivi generali continueranno a prevalere suo singoli obiettivo aziendali". Lo afferma Osvaldo Lino Felissari, responsabile per le relazioni istituzionali di As.Tro - Confindustria Sit in occasione della convention G.Matica.

E a proposito di tassazione, Felissari spiega come tra le necessità per il settore rientri anche quella di definire la destinazione dei proventi del gioco pubblico: “quando ormai dieci anni fa il Parlamento ha dovuto prendere atto della fortissima presenza del gioco illegale sul territorio, stimando oltre ottocentomila videopoker diffusi sul territorio nessuna ha esitato anche un solo attimo nell'introdurre un sistema di gioco legale in modo da sottrarre all'illecito questa economia sommersa facendola emergere e portandola nelle casse dell’erario. Peccato poi che in molti abbiamo dimenticato questo aspetto e questo approccio e oggi si torna a parlare di vietare il gioco lecito. Però i principi fondanti erano questi e vanno ribadito e preservati, e magari con uno sforzo in più, che purtroppo non era stato fatto all'epoca, di definire una destinazione precisa dei proventi dei giochi che invece oggi finiscono nel calderone dei flussi generali".

Tra gli obiettivi centrali in fase di attuazione della delega, “c’è la centralità della riserva dello stato sul gioco pubblico e quindi rispetto alla territorialità, che è uno degli aspetti su cui intervenire, occorre mantenere l'unitarietà del comparto, con le decisioni a livello periferico che possono di essere prese ma in ambiti specifici e fermo restando il ruolo del governo centrale sulla materia”.

COSIMO MICIELI - “Nel gioco di squadra tra filiera, politica e istituzioni che si è invocato questa mattina nella regolamentazione del gioco pubblico, il gestore che sono chiamato a rappresentare è l'anello di congiunzione in quanto è l'attore che ha in mano il concetto di territorialità ed è colui che garantisce la concreta distribuzione del gioco lecito sui territori e quindi il contrasto al gioco illegale. Da parte della categoria c'è la più totale disponibilità a collaborare con il massimo impegno possibile in questo confronto e nel mantenimento del presidio della legalità, ma c'è la forte necessità di avere risposte certe da parte della politica". Parola di Cosimo Micieli, imprenditore del settore, intervenuto alla convention di G.Matica.

Secondo Micieli, tra le priorità per il settore, c’è quella di “arrivare a una stabilità normativa e alla diffusione del concerto di gioco legale, mettendo a disposizione gli strumenti per rendere riconoscibile il gioco legale rispetto a quello illegale. E per scoraggiare il fenomeno dell’illecito è senza dubbio necessario anche rivedere il regime sanzionatorio, perché è impensabile che ad oggi un operatore sia soggetto a sanzioni amministrative se dimentica di esporre una tabella dei giochi proibiti e poi ha sanzioni simili se propone un gioco illecito che crea danni all'economia dello stato e alla salute dei cittadini oltre alle aziende che operano legale note nel comparto”.

 

 

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