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Bplus, Corte dei Conti conferma sequestro conservativo

01 luglio 2014 - 15:58

La Prima sezione d’appello della Corte dei Conti ha respinto il reclamo di Bplus e confermato il sequestro conservativo di 29 milioni di euro ordinato qualche settimana fa. Accolta la richiesta della Procura, resta così bloccata – in attesa della sentenza sulla maximulta da 845 milioni di euro inflitta alla società in primo grado - la somma relativa al deposito cauzionale versato nel 2013 ai Monopoli dall’azienda, pari allo 0,5% della raccolta totale, e che piazza Mastai avrebbe dovuto restituire al concessionario.

Scritto da Redazione
Bplus, Corte dei Conti conferma sequestro conservativo

 

La Corte – è scritto nell’ordinanza - non ha ritenuto fondato il reclamo della società e inoltre ha considerato che il sequestro "durerà per un breve tempo", visto che il prossimo 9 luglio si discuterà l’udienza di merito. I giudici inoltre hanno riscontrato che nel ricorso si fa riferimento al pericolo derivante per l’azienda da un sequestro per 29 milioni di euro, ma allo stesso tempo si afferma che non esistono pericoli per l’Erario, visto che la società dispone di assets per centinaia di milioni. Il pericolo per lo Stato - si legge ancora nell’ordinanza - è rappresentato "dall’ammontare elevatissimo della condanna in primo grado (845 milioni di euro)" a cui corrisponde un "modesto importo sequestrato". Inoltre i giudici ricordano come la società abbia prima chiesto e poi rinunciato a una definizione agevolata, "adducendo l’elevatezza dell’importo da pagare", pari al 30% della condanna di primo grado.

Infine, come si legge su Agipronews.it, la Prima sezione ribadisce che in primo grado si è svolto un processo "davanti a un giudice terzo e imparziale", che ha accolto "tra l’altro, solo molto parzialmente la domanda della Procura regionale". Per questi motivi la Corte ha rigettato il reclamo, dichiarandolo inammissibile, e confermato il sequestro.

 

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