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Corte dei Conti, multe minime per ritardo resoconti: “Difficoltà interpretative e responsabilità Aams”

24 settembre 2014 - 11:21

Mille euro di sanzione per ciascun esercizio finanziario dal 2004 in poi, per il quale è stato presentato in ritardo il rendiconto finanziario della gestione delle slot chiesto dalla Procura regionale ai concessionari pubblici. Lo ha stabilito la Prima sezione d’appello della Corte dei Conti, accogliendo solo in parte l’appello del Procuratore regionale, che per i ritardi in questione aveva chiesto alla società Bplus oltre 520 milioni di euro per l’inadempienza.

Scritto da Anna Maria Rengo
Corte dei Conti, multe minime per ritardo resoconti: “Difficoltà interpretative e responsabilità Aams”

I giudici contabili, dunque, hanno sì riconosciuto una responsabilità del concessionario nella “ritardata ovvero omessa presentazione del conto”, ma hanno considerato che “nel caso di specie, trattandosi di prima applicazione di una nuova modalità operativa, la determinazione della sanzione pecuniaria nei confronti del concessionario, possa essere determinata in via minimale, avuto riguardo sia alle difficoltà interpretative comunque emerse, sia alle concorrenti responsabilità dell’Amministrazione concedente, che non ha precisato in sede convenzionale gli obblighi in tal senso del concessionario, sia alla novità della casistica, sia alla mancanza di un modello, resosi disponibile solo dopo un complesso iter procedurale”. Con identiche motivazioni, la Corte ha dunque stabilito una sanzione di 3.000 euro (mille euro per ogni anno di ritardo, dal 2004 al 2006) per la concessionaria Citec, alla quale nel 2006 subentrò Gamenet.

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