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Bplus, al Tar del Lazio l’esame della richiesta di stop al commissariamento

08 ottobre 2014 - 07:54

Giornata campale, al Tar del Lazio, per il futuro di Bplus e dei prodotti di gioco online al momento disponibili in Italia. Oltre al ricorso presentato dal concessionario per bloccare l’attività delle slot online, si discute infatti anche la richiesta di annullamento dell’interdittiva antimafia disposta dal Prefetto di Roma e tutti gli atti successivi, fino al commissariamento di Bplus avviato ad agosto.

Scritto da Gt
Bplus, al Tar del Lazio l’esame della richiesta di stop al commissariamento

La richiesta verrà discussa in udienza pubblica e la sentenza è attesa nei prossimi mesi. Bplus chiede che siano resi noti i motivi che hanno portato il Prefetto ad emettere l’interdittiva, visto che gli atti relativi all’inchiesta su Bpm - da cui era scaturita la vicenda - sono ormai disponibili e non più coperti da segreto istruttorio.

I giudici del Tar, nell’ordinanza cautelare emessa un mese fa, avevano sottolineato come la nomina di un commissario fosse stata disposta dal Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, sulla base del decreto di riforma della pubblica amministrazione (nella sua versione iniziale) e quindi prima che la legge di conversione limitasse l’applicazione dei provvedimenti ai soli appalti pubblici  escludendo le concessioni di servizi, come quelle dei giochi.

 

Nel corso dell’udienza di stamattina, i legali della società ha evidenziato di aver avviato un tavolo di confronto per valutare la gestione controllata di BPlus alternativa al commissariamento: è quanto avrebbero avviato l’azienda. I legali hanno chiesto che l’udienza venga dunque rinviata: la decisione sul possibile rinvio verrà presa questa mattina, al termine delle udienze preliminari.

 

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