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Tar Lombardia accoglie ricorso di società: “Non provato che volesse realizzare sala giochi”

09 ottobre 2014 - 15:44

La prima sezione del Tar della Lombardia ha accolto, con un’ordinanza, il ricorso presentato dalla società La3 Srl contro il Comune di Milano, che aveva disposto la sospensione delle opere edilizie oggetto di comunicazione da parte della società ricorrente e l’aveva diffidata a non avviare l’esercizio di una sala giochi a Milano.

Scritto da Amr
Tar Lombardia accoglie ricorso di società: “Non provato che volesse realizzare sala giochi”

 

I giudici hanno rilevato che l’impugnato provvedimento sembra caratterizzato da carente istruttoria, travisamento dei presupposti di diritto e sviamento di potere, costituendo mera presunzione la circostanza secondo cui “dalle pervenute segnalazioni e dalle verifiche svolte emerge la possibile prossima apertura di una nuova sala giochi nell’unità immobiliare” (cfr. nota del 30.6.2014) e che pertanto appare evidente che il potere di vigilanza edilizia sia stato esercitato in maniera sviata, cioè al solo fine di preventivamente impedire lo svolgimento di un’attività di gioco, senza aver acquisito a riguardo elementi di certezza. “Infatti – si legge ancora - le risultanze dei sopralluoghi effettuati dalla Polizia locale in data 5.7.2014, 9.7.2014 e 18.7.2014 nulla sembrano provare in ordine alla realizzazione di una sala da gioco, a tal fine non potendo ritenersi attendibile l’espressa valutazione secondo cui “è possibile che alcune attività dichiarate come centri elaborazione dati celino, in realtà, attività di raccolta scommesse su reti internet’”.

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