skin

Legge Umbria, Patoia (Sapar): 'Con aumento Irap si punisce la legalità"

13 ottobre 2014 - 07:24

L’aumento dell’Irap per gli esercizi commerciali che ospitano le newslot sarebbe una punizione ingiusta verso gli operatori del gioco legale, aziende che assicurano entrate per lo Stato e posti di lavoro: il sistema lecito è a rischio e il gioco illegale sta già proliferando indisturbato in tutta Italia. Chiedo ai consiglieri che voteranno la legge sul contrasto al gioco d’azzardo patologico di non inserire questa misura anticostituzionale e assolutamente inutile ai fini della lotta alla ludopatia». Lo dichiara Luca Patoia, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Sezione Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative (Sapar), in vista del voto in programma martedì 14 ottobre al Consiglio regionale dell’Umbria.

Scritto da Redazione GiocoNews
Legge Umbria, Patoia (Sapar): 'Con aumento Irap si punisce la legalità"

 

SPUNTANO TOTEM E CTD - "Il problema della ludopatia è serio, impone riflessioni profonde e va affrontato intervenendo su tutta l’offerta di gioco e non soltanto accanendosi contro gli apparecchi", continua Patoia . "Abbiamo visto cosa succede nelle Regioni e nei Comuni dove provvedimenti come quello che verrà votato in Umbria sono entrati in vigore: gli operatori legali lasciano il mercato, schiacciati da margini sempre più ristretti e dagli ostacoli determinati da queste normative, ma al loro posto spuntano 'totem', Ctd e tutte le altre forme illegali di gioco, che sfuggono ai controlli".

 

CI RIMETTE LO STATO - "Ci rimette lo Stato, che perde gettito e risorse per contrastare il gioco d'azzardo patologico, e ci rimettono i cittadini, perché questi sistemi illegali non prevedono alcuna forma di tutela per i soggetti più deboli", prosegue il vicepresidente Sapar. "L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli lo ha messo nero su bianco in una recente audizione in Commissione Bilancio alla Camera: l’illegalità sta già proliferando, 24mila aziende legate agli apparecchi da gioco non hanno rinnovato l’iscrizione all’apposito registro e, in caso di ulteriori tassazioni e di un rinnovo forzoso del parco macchine, il danno per le casse dello Stato si aggirerebbe tra i 9 e i 13 miliardi di euro".


CORSI GIA' ORGANIZZATI DA ANNI - La legge regionale umbra prevede corsi obbligatori sul contrasto al Gap per i gestori delle sale e dei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco lecito. "La Regione arriva tardi, le aziende e la Sapar dimostrano di conoscere certi fenomeni più a fondo rispetto alla politica: organizziamo questo tipo di corsi per gli operatori del settore da almeno quattro anni", conclude Patoia.

 

Articoli correlati