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Taraddei (As.Tro): “Deflazione impone affossamento della produzione industriale”

10 novembre 2014 - 14:34

“Non solo crisi, non solo recessione, non solo disoccupazione: la deflazione (fenomeno storicamente relegato sino ad oggi alle sole teorie), inizia ad affossare anche la produzione industriale del Paese, che, si adegua al passo del gambero dei prezzi”. Lo afferma l’avvocato Silvia Taraddei, direttore generale di As.Tro.

Scritto da Redazione
Taraddei (As.Tro): “Deflazione impone affossamento della produzione industriale”

Perché parlare d’altro in un contesto che si occupa solo di gioco lecito e della sua industria? Perché il gioco lecito italiano ha il solo mercato interno come bacino di riferimento, e le tanto sbandierate capacità di condizionamento dei consumatori attribuite alle sfide di sorte, sono oramai smentite dalle costanti flessioni registrate nei flussi di gioco lecito.

 

Perché il gioco lecito italiano viaggia sulle stesse strade dissestate e sulla stessa lentissima rete internet di tutto il resto del Paese, con le medesime leggi e la medesima difficoltà di accesso alla giustizia civile e penale che tutto il contesto economico deve sopportare.

Perché il gioco lecito italiano che sino a tutto il 2013 non ha mai operato una razionalizzazione di personale, sta allestendo piani di riorganizzazione dell’occupazione per ragioni economiche.

Perché il gioco lecito italiano si appresta ad essere – stando alla lettera dell’attuale versione della legge di stabilità – un settore a marginalità operativa negativa per almeno un intero semestre del prossimo anno, senza una effettiva possibilità di ritorno all’utile in tempi ragionevoli.

Il gioco lecito diventa illegale quando va in passivo, ricordiamocelo, così come il negozio che chiude fa riapparire la sua merce in una bancarella abusiva, il professionista che smette, ricomincia senza partita Iva, ecc. ecc. Il gioco lecito è un presidio di legalità che non ha più senso laddove non gli si attribuisca più la funzione di arginare quello non autorizzato e non tassato. La deriva a cui si rischia di assistere, pertanto, prescinde da quanto possa essere bello o difendibile un totem o un ced, nonché da quanto si possa aggredire fiscalmente quel nulla tenente a cui si affida il prodotto di gioco non autorizzato: la deriva rischia di diventare strutturale perché già operativa sul Paese per centinaia di realtà commerciali e imprenditoriali ordinarie. In questo senso si dovrebbe convenire che il gioco lecito, se ancora apprezzato come presidio pubblico, non può che essere caratterizzato da strumenti particolari e da scelte politiche che ne preservino quella qualità minima che possa perimetralo solo nell’ambito di imprese virtuose, sane, trasparenti (e pertanto economicamente performanti)”, conclude Taraddei.

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