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As.Tro: 'A Biella per incontrare sindaco, restrizioni controproducenti'

27 luglio 2016 - 14:34

Una delegazione As.Tro domani, 28 luglio, a Biella per incontrare il sindaco dopo l'ordinanza sugli orari delle slot.

Scritto da Sm
As.Tro: 'A Biella per incontrare sindaco, restrizioni controproducenti'

Nella giornata di domani, 28 luglio, la delegazione As.tro coordinata dal responsabile per le questioni territoriali, il consigliere Lorenzo Verona, incontrerà il sindaco di Biella, città dove 15 giorni fa è stata varata un’ordinanza oraria restrittiva dei tempi di esercizio degli apparecchi da gioco lecito (dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 23).

 

"Ovunque si sia agito contro l’apparecchio lecito, la problematica socio-sanitaria del gioco patologico si è aggravata, congiuntamente alla comparsa di congegni non autorizzati che camuffano la slot all’interno di postazioni self service per i servizi online", sostiene Verona.

"La consapevolezza circa la inefficacia delle restrizione orarie (ai fini del contrasto al gioco patologico), impone alle imprese di non accettare passivamente le ordinanze di limitazione oraria, e di attivarsi per dimostrare alle amministrazioni comunali dell’erroneità del percorso intrapreso.

Se uno spegnimento temporaneo delle apparecchiature da gioco garantisse la risoluzione del problema, e quindi disinnescasse il conflitto coi territori, una normale imprenditoria assorbirebbe il sacrificio accettandolo nella sua accezione di costo aggiunto.

A pagare lo scotto di questa finzione tuttavia sarebbero solo i cittadini, i più fragili soprattutto, che nel loro bar/tabacchi sotto casa non troverebbero più (o non lo troverebbero acceso) un congegno lecito e omologato, con posta massima da un euro, ma veri e propri collettori di azzardo incontrollato, unitamente a tutti gli altri prodotti leciti diversi dagli apparecchi, inopinatamente considerati al di sopra del problema Gap".

A pagare "sarebbero i cittadini che hanno quotidiano bisogno di una prevenzione al gioco patologico, la quale può essere realizzata solo se esiste un gioco lecito e accessibile, sempre fruibile in un locale responsabilizzato e formato dove l’acquisto del servizio-gioco coincide con una costante e qualificata percezione di messaggi preventivi.

Il progetto As.tro 'Un gioco buono anche per il territorio' costituisce la prima realizzazione sistemica di questa idea e si concretizza in una sinergia operativa tra istituzioni e imprese: le prime dettano obiettivi e procedure, le seconde le mettono in campo", conclude Verona.

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