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Riduzione slot, Sbordoni (Utis): 'Annunci? Mera questione politica'

07 settembre 2016 - 07:18

Secondo il segretario dell'Utis, Stefano Sbordoni, la riduzione delle slot annunciata da Matteo Renzi è pura 'politica'.

Scritto da Francesca Mancosu
Riduzione slot, Sbordoni (Utis): 'Annunci? Mera questione politica'

Tiene banco la riduzione, per non dire l'eliminazione delle slot, ventilata dal premier Renzi nelle tabaccherie e nei bar. Nell'attesa di conoscere se questo provvedimento si concretizzerà e in quale misura, Gioconews.it ha chiesto un commento al segretario dell'Unione totoricevitori sportivi, Stefano Sbordoni.

 

"E' iniziato l’inseguimento su pista. L’ente locale mi attacca sul gioco? Bene! Io gli vado appresso, anzi sopra! Ripeto, solo politica. Abbiamo visto sulla pelle dei cittadini come i veri problemi siamo altri", afferma Sbordoni.
"Ma quelli veri sono scomodi, richiedono lavoro vero, impegno vero, e soprattutto soldi veri. Qui invece i soldi non li caccia nessuno ma tutti vanno sul giornale. Chissà se ne usciremo mai. Intanto però abusi, appalti, verifiche fasulle etc. etc. continuano imperterrite. Quindi abbiamo ora chiaro che il vero grande problema dell’Italia sono le slot nei bar, diciamolo una volta per tutte. Speriamo che al G20 esca come argomento principale e che le agenzie di rating internazionali ne tengano finalmente conto", auspica il segretario dell'Utis.

Sbordoni, come già il presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, Giorgio Pastorino, che si è comunque detto favorevole alla riduzione delle Awp nelle tabaccherie, si esprime anche in materia di ordinanze comunali. In particolare su quelle del Piemonte, dopo che la rappresentanza regionale della Sapar aveva avanzato l'ipotesi di un aumento esponenziale delle vendite di lotterie e gratta e vinci negli orari di spegnimento degli apparecchi da gioco. 

"Questo è la dimostrazione che il gioco o c’è o non c’è. Se c’è, nessuna distinzione. Tante forme di intrattenimento non sono che varianti dell’offerta ma il totale non cambia, si sposta. In gran parte poi sul gioco illegale, o se vogliamo fare come gli struzzi, chiamiamolo sommerso. Credo che fare come gli struzzi piacerebbe molto sia al Governo che agli enti locali, tanto lo scopo della querelle è solo politico. Dell’illegalità, dell’esistenza di una domanda costante nel tempo, e di un’offerta mutevole non gliene importa nulla".

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