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Politica ed operatori a confronto a Torino: 'Tutelare lavoro e gioco legale'

31 marzo 2017 - 11:28

I rappresentanti del settore e la politica si confrontano a Torino il 3 aprile nel convegno 30 settembre 2017. La fine del gioco lecito.

Scritto da Fm
Politica ed operatori a confronto a Torino: 'Tutelare lavoro e gioco legale'

"E' un evento al quale parteciperanno diversi politici a livello nazionale e locale, tutte le sigle di rappresentanza degli esercenti pubblici, da Confesercenti alla Fit ad Assogiochi e alla Cisl, e in più anche molti giornalisti vista l'importanza. Mi auguro un grande afflusso visto quanto il tema dell'occupazione legata all'applicazione delle normative locali sul gioco sia d'attualità in questi giorni".

Con queste parole Mario Negro, presidente onorario dell'associazione As.Tro (nella foto), presenta a Gioconews.it “30 settembre 2017. La fine del gioco lecito”, convegno che il prossimo 3 aprile vedrà riunirsi i rappresentanti del settore al Museo nazionale dell’automobile a Torino.


"E' molto difficile trovare una soluzione, e proprio per questo ci si sta impegnando per riuscire a far ricredere le amministrazioni, per convincerle a fare marcia indietro e a sedersi attorno a un tavolo di confronto con gli operatori. Lunedì purtroppo non potrà esserci il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, per altri impegni istituzionali, ma gli abbiamo fatto avere una brochure con i dati del settore, le conseguenze della normativa e ha detto che prossimamente si metterà a disposizione per cercare di parlare di questo problema, ma senza promettere nulla.
Con noi comunque ci saranno Maurizio Marrone (FdI) per la Regione Piemonte, Roberto Rosso (DI) per il Comune di Torino, il deputato Mariano Rabino (Sc) e l'europarlamentare Alberto Cirio (Ppe), è stato invitato anche il senatore Stefano Esposito (Pd)", dice ancora il presidente onorario As.Tro.
 
"L'ESEMPIO" DELLA LIGURIA - Ma come si può fare evitare uno scontro politico e un provvedimento d'emergenza come la proroga alla legge sul Gap che il 1° aprile andrà al voto del Consiglio regionale della Liguria? "In Piemonte in questo senso non sono stati fatti grandi passi, non ci sono stati confronti fra la Regione e gli operatori. Finora ci siamo mossi solo per fronteggiare sul momento le ordinanze dei sindaci, lì si è lavorato bene, si sono fatti tanti incontri, ma a livello regionale va stimolato il confronto, e a questo scopo vorremmo organizzare eventi simili all'appuntamento di Torino anche in altre grandi città".

CARDIA: "GIOCO, LEGIFERARE CON CAUTELA" - A commentare l'evento torinese è anche l'avvocato Geronimo Cardia (GC Legal): “All'iniziativa di lunedì 3 aprile, non mancherò di mettere in evidenza che nelle battaglie portate avanti contro il proibizionismo inflitto al gioco legale dalla normativa territoriale abbiamo sempre tenuto a difendere il gioco legale nella sua interezza, evitando di ingenerare superficiali dubbi sulle caratteristiche di singole tipologie di gioco o di differenti canali distributivi. Materia che richiede invece un tasso di specializzazione e approfondimento che solo tavoli tecnici dedicati è altamente specializzati possono garantire, dovendosi tenere a mente, aggiungo ora, che ogni volta che si mette mano ad un ingranaggio della materia che ci occupa di fatto si toccano numerosi e complessi principi costituzionali quali la salute, il risparmio, l'ordine pubblico, il gettito erariale, l'impresa ed il lavoro.”

PASTORINO (STS): "PUBBLICI ESERCIZI PRESIDIO DI LEGALITA'" -  Come detto, fra i rappresentanti degli esercenti pubblici saranno presenti anche quelli dei tabaccai, con Sts-Fit e il suo presidente, Giorgio Pastorino. "Come per la Liguria, anche in Piemonte è vicina la data che sancirebbe l’espulsione di fatto del gioco legale dal territorio regionale in quanto, la quasi totalità dei punti vendita gioco sono collocati all’interno di quelle aree che la normativa regionale definisce come ‘sensibili’ e quindi soggette a progressiva chiusura/eliminazione. In sostanza quegli stessi pubblici esercizi - presidio di legalità sul territorio- che da sempre svolgono una funzione sociale e di controllo sull’accesso al gioco (da parte di minori o persone a rischio ludopatia) rischiano di essere spazzati via con il pericolo, tutt’altro che remoto, che l’offerta venga poi veicolata attraverso circuiti clandestini. In secondo luogo, condividiamo pienamente la linea Astro sulla tutela dei posti di lavoro: la conseguenza peggiore sarebbe proprio l’effetto deleterio che l’eccessiva stretta al gioco legale avrebbe sull’occupazione e sull’economia della Regione. In un simile contesto, pertanto, diventa prezioso un consesso – come quello attivato da Astro- in cui si affronta la questione coinvolgendo gli operatori del settore direttamente interessati ma anche esponenti della politica locale e nazionale alle prese con il riordino del settore".
 

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