skin

Sapar: 'Aumento Preu, posti di lavoro in fumo'

20 aprile 2017 - 12:19

Il presidente Sapar evidenzia come l'aumento del Preu metterebbe a rischio i posti di lavoro e non aiuterebbe il contrasto al Gap.

Scritto da Redazione
Sapar: 'Aumento Preu, posti di lavoro in fumo'

“Aziende costrette alla chiusura, posti di lavoro in fumo, più disoccupazione e nessun contrasto al gioco patologico. Sono questi i risultati che l’aumento della tassazione sui giochi previsto nella cosiddetta Manovrina, e in particolare sugli apparecchi da intrattenimento, comporterà per il settore del gioco pubblico e legale”.

A dirlo è Raffaele Curcio, presidente di Sapar, l’Associazione Nazionale Servizi Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative.

“L’avvertimento lanciato dalla Corte dei Conti il 5 aprile scorso – ha aggiunto Curcio – è stato molto chiaro. Per i giudici contabili il settore è arrivato a saturazione, con una tendenza alla riduzione della resa media dei giochi in termini di utili netti per l’erario. Eppure si continua ad aumentare anno dopo anno la tassazione, solo sulle macchine e in particolare sulle Awp da 1 euro a giocata. Mentre sulle altre tipologie di giochi l’approccio è totalmente diverso. È davvero incomprensibile l’accanimento verso la rete fisica degli apparecchi e l’indulgenza verso altre offerte, come ad esempio il gioco on line. Smantellare una rete fisica composta da circa 85.000 pubblici esercizi vuol dire condannare alla chiusura le aziende, le piccole e medie imprese, distruggere posti di lavoro e il presidio di legalità che la filiera rappresenta sui territori. La conseguenza sarà il ritorno all'epoca dei videopoker illegali e delle bische clandestine, senza nessun controllo da parte dello Stato, benefici per l’erario e tutela dei giocatori”.

E conclude: “Ci auguriamo che le Regioni e gli Enti locali oggi 20 aprile riuniti in Conferenza Unificata, se davvero tengono alla difesa della legalità e alla tutela del giocatore, prendano le distanze da queste scelte che danneggiano i giocatori, le aziende e i lavoratori, con conseguenze pesanti per l’economia nazionale e dei singoli territori”.

Articoli correlati