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Limiti orari a Oderzo, Tar: 'Contemperati interessi pubblici ed economici'

03 maggio 2017 - 16:22

Secondo il Tar Veneto i limiti orari al gioco del Comune di Oderzo contemperano interessi economici e pubblici.

Scritto da Redazione
Limiti orari a Oderzo, Tar: 'Contemperati interessi pubblici ed economici'

“La limitazione degli orari di apertura delle sale da gioco o scommessa e degli altri esercizi in cui sono installate apparecchiature per il gioco è stata disposta dal Comune (di Oderzo, in provincia di Treviso Ndr) per tutelare la salute pubblica e il benessere socio-economico dei cittadini: l’ordinanza impugnata è stata, infatti, adottata dal sindaco, ex art 50, comma 7, del D.lgs. n. 267/2000, allo scopo di prevenire, contrastare e ridurre il fenomeno del gioco d’azzardo patologico (Gap)”.

Lo afferma il Tar Veneto, nel respingere il ricorso presentato da un operatore nei confronti del Comune e con il quale si chiedeva l'annullamento dell'ordinanza sindacale. Invece, il Tar ritiene che “la competenza del sindaco ad emanare le ordinanze de quibus è pacifica in giurisprudenza (ex multis, Corte costituzionale 18 luglio 2014, n. 220, Consiglio di Stato, Sez. V, 20 ottobre 2015, n. 4794) e non necessita di particolari glosse”. Inoltre, “non merita condivisione” la censura con cui la ricorrente deduce il difetto d’istruttoria, per non avere l’Ente Locale effettuato specifiche e minuziose indagini in ordine all’incidenza del fenomeno della ludopatia sul territorio comunale, non merita condivisone”. Il Tar ritiene infine che “l’impugnata disciplina limitativa degli orari di apertura dei pubblici esercizi in cui si svolgono attività di gioco o scommessa – che consente un’apertura giornaliera pari a quattordici ore giornaliere consecutive (h 8- 22) – appare al Collegio proporzionata rispetto agli obiettivi perseguiti (prevenzione, contrasto e riduzione del gioco d’azzardo patologico), realizzando un ragionevole contemperamento degli interessi economici degli imprenditori del settore con l’interesse pubblico a prevenire e contrastare fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo”.

 

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