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As.Tro: 'Riordino, ridurre tutti i prodotti di gioco'

25 maggio 2017 - 13:49

L'associazione As.Tro chiede al Governo di ridurre nell'ambito del riordino tutti i prodotti di gioco del 34 percento, non solo le Awp.

Scritto da Redazione
As.Tro: 'Riordino, ridurre tutti i prodotti di gioco'

 


"L’emendamento governativo, sulla riduzione delle Awp, incide su un prodotto che rappresenta il 26 percento circa della 'raccolta lorda di gioco', e mantiene inalterata l’operatività del 'restante 74 percento'.
Giova sottolineare come una forma di riduzione quantitativa delle Awp costituisca, da tempo, una richiesta dell’industria di settore, soprattutto dei gestori As.Tro, per i quali 'anche' la razionalizzazione distributiva delle Awp rappresenta un’opportunità di elevazione qualitativa della dinamiche di mercato, nonché una forma di avvicinamento alle sensibilità dei territori da parte di aziende nate e vissute come economie di prossimità localmente radicate.


Il coraggio (politico) che il proponente dell’emendamento abbina alla sua iniziativa (avviata nonostante il mancato raggiungimento dell’intesa presso la Conferenza Unificata), è ora atteso ad una verifica molto più importante: la sua estensione a tutti quegli altri prodotti di gioco, che peraltro, si ribadisce, raccolgono, messi assieme, i 2/3 del volume complessivo".
 
Lo sottolinea l'associazione As.Tro dopo il rinvio dell'accordo sul riordino dei giochi in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni e in vista del voto dell'emendamento governativo alla Manovra Bis, attualmente all'esame della commissione Bilancio della Camera, che riduce di oltre il 30 percento le slot.
 

QUALI CRITERI PER LA RIDUZIONE? - "Va da sé, infatti, che solo un eventuale '-34 percento' di tutti i prodotti di gioco pubblico (unitamente all’effettivo ridimensionamento della pubblicità), potrebbe rappresentare, per i 'territori', una valida piattaforma di soluzione, e, per il Governo, una solida premessa giuridica e politica per superare le stratificazioni normative-regolamentari in ambito locale, riconducendo alla legge statale una uniforme disciplina del gioco legale.
In assenza di tali evoluzioni, sarà sempre troppo stridente il residuo impatto (erariale e territoriale) del gioco lecito su qualsiasi paventato proposito di tutela socio-sanitaria.
Dalla lettura della norma emendativa, inoltre, si evince l’iter temporale della riduzione, la sua entità numerica, ma non è ancora dato sapere con quale criterio il concessionario eliminerà gli apparecchi eccedenti. Ad un decreto del Mef viene rimessa l’individuazione delle modalità di attuazione della riduzione, mentre solo l’eventuale mancato rispetto degli obiettivi numerici di riduzione (alle scadenze stabilite), farà scattare l’intervento di autoritativa supplenza da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (alla quale – solamente -, la norma impone di agire con linee guida già definite, ovvero omogeneità territoriale e redditività del congegno)", prosegue la nota As.Tro.
 

MASSIMA ATTENZIONE AL DECRETO MINISTERIALE - "L’ossessione governativa verso la concentrazione degli operatori (in generale, ed in particolare verso l’azzeramento dei gestori), imporrà la massima attenzione al testo del decreto ministeriale, al fine di verificare l’esatto impatto dei criteri utilizzati nell’emananda regolamentazione, soprattutto in termini di equità, e quindi salvaguardia del 'parco Awp dei gestori'.
In ballo ci sono aziende con decenni di storia aziendale virtuosa e base occupazionale di primaria importanza, ed eventuali astuzie che il legislatore dovesse introdurre, per penalizzare quel segmento 'così poco amato dal Governo, dovranno essere individuate e contrastate per tempo e con la necessaria risonanza", conclude l'associazione.
 

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