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Curcio (Sapar): 'Manovra ingiusta, pronti ad astensione da raccolta'

31 maggio 2017 - 14:20

Il presidente di Sapar, Raffaele Curcio, commenta la manifestazione di protesta degli operatori contro le norme sul gioco nella Manovra bis e ipotizza astensione da raccolta.

Scritto da Fm
Curcio (Sapar): 'Manovra ingiusta, pronti ad astensione da raccolta'

 


"In attesa di essere ricevuti dal sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta continueremo ad andare avanti nella nostra protesta. Il prossimo passo sarà l'astensione della raccolta".

Così Raffaele Curcio, presidente di Sapar – l'Associazione Nazionale Servizi Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative - commenta a Gioconews.it la manifestazione contro le norme sul gioco contenute nella Manovra Bis di oggi, 31 maggio, che ha portato sotto le finestre di Montecitorio circa 600 operatori del settore.

La "Manovrina" che prevede un nuovo aumento del prelievo erariale unico (Preu) di 1.5 punti per le Awp e di 0.5 per le Vlt, ha conseguenze dirette per le 6.500 aziende e gli oltre 300 mila lavoratori del comparto.


"Le aziende non hanno più modo di potersi sostenere, si è andati oltre, prima tutti hanno riconosciuto che la Manovra non era equa nei confronti del comparto degli apparecchi ma poi il Governo ha mantenuto tutto com'era, mettendo il peso solo su questa filiera, in modo incomprensibile", puntualizza Curcio.
 

LE RICHIESTE DI SAPAR - "Ci auguriamo di non dover passare all'astensione dalla raccolta, ma se gli intenti del Governo restano questi, saremo costetti a farlo perché non c'é equità né senso di responsablità. Chiediamo che la tassazione sia resa equa, che non ricada su un solo segmento ma che sia distribuita su tutte le offerte di gioco, che tutti paghino ma nessuno sia messo in condizione di chiudere le proprie aziende. Poi che venga fatta una riforma di tutto il gioco e non solo del settore degli apparecchi, perché non è di nessuna utilità né per il tessuto economico, nè per la tutela della salute, né per l'occupazione e il mantenimento dele aziende. Infine, gli operatori devono avere un posto reale al tavolo di confonto con Governo ed enti locali, visto che finora lo hanno avuto solo in maniera virtuale", conclude il presidente Sapar.
 

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