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As.Tro: 'Legge gioco Piemonte, assemblea pubblica il 13 novembre'

30 ottobre 2017 - 12:20

Con l'avvicinarsi dell'attuazione del distanziometro della legge del Piemonte sul gioco, As.Tro convoca un'assemblea a Torino il 13 novembre. 

Scritto da Redazione
As.Tro: 'Legge gioco Piemonte, assemblea pubblica il 13 novembre'

 

"Un’assemblea pubblica per rappresentare e denunciare gli effetti del game over disposto dalla legge regionale del Piemonte a tutti gli apparecchi da gioco lecito installati nella rete generalista". A convocarla è l'associazione As.Tro, il 13 novembre alle ore 10 al Museo dell’automobile di Torino.

"Purtroppo, l’esito delle perizie planimetriche che nessuna Amministrazione piemontese ha mai voluto effettuare, ma che l’associazione degli operatori del gioco lecito ha da tempo depositato all’istituzione regionale, dimostra che il 99 percento del suolo urbano delle città è inidoneo ad ospitare gli apparecchi legali di gioco, desumendo da ciò che nessuna impresa di settore operante in tutto o in parte in Piemonte potrà evitare la cessazione di attività o quantomeno drastiche riduzioni di personale", si legge in una nota dell'associazione. 

 

"Non di regolamentazione si tratta, bensì di abolizione locale di una attività autorizzata dallo Stato, e che in Piemonte consente il mantenimento di migliaia di pubblici esercizi e tabaccherie, ma soprattutto consente a un milione e mezzo di piemontesi di reperire nel proprio locale di prossimità un’offerta di intrattenimento a premio effettivamente controllata, lecita, limitata nel costo di ingresso (1 euro) e non attrattiva nella vincita massima (100 euro), a cui si deve l’avvenuta marginalizzazione dei congegni illegali. L’assenza di risposte politiche a pochi giorni dal 20 novembre, ovvero dal termine ultimo di espulsione degli apparecchi, è un chiaro segnale di dismissione di impegno che va contrastato con la forza democratica della presenza, del confronto, della manifestazione. Tutti i tabaccai, gli esercenti, i dipendenti delle aziende di gestione e di costruzione di apparecchi da gioco lecito, sanno benissimo che, perso il Piemonte, non troveranno più altro territorio in cui ricollocare un’attività commerciale costata i risparmi di una vita, ovvero un’offerta di lavoro alternativa, che nessun altro operatore sarà più in grado di allestire. Per questo motivo l’assemblea è aperta anche – se non soprattutto – a loro, affinché possano mostrarsi a quella politica che ha deciso di cancellarli, ma soprattutto ricordare che del problema gioco non esiste solo la percezione mediatica, ma anche la realtà di migliaia di persone in carne e ossa a cui la Regione dovrà spiegare come poter sopravvivere dopo il 20 novembre", conclude As.Tro.
 

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