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Gioco, ripartire da Torino per risolvere conflitto fra territori e Stato

16 febbraio 2018 - 11:36

Istituto Friedman, Fit, Sts e As.Tro invitano gli operatori all'evento di Torino del 19 febbraio per stimolare confronto su tutela del gioco legale e leggi enti locali.

Scritto da Redazione
Gioco, ripartire da Torino per risolvere conflitto fra territori e Stato

“Analizzare la situazione del settore economico del gioco in Italia nel febbraio 2018 fa pensare di ritrovarsi in un libro di storia americana degli inizi del secolo scorso. Come poterono allora, alcune delle menti economiche più brillanti, appartenenti alla nazione più sviluppata, commettere un errore tanto macroscopico e dare vita a un proibizionismo i cui disastrosi risultati si riversarono sull’intera economia americana per due decenni, sino all’avvento di Franklin Delano Roosvelt, oggi non è un mistero. Furono alcuni tra gli stessi protagonisti, da John Rockefeller ad Henry Ford, a spiegarne successivamente le ragioni e perché cambiarono idea, divenendo paladini dell’anti-proibizionismo".


Queste le parole con cui, Andrea Maria Villotti, direttore generale dell’Istituto Milton Friedman Institute, presenta "Liberi di scegliere, basta proibizionismo. Sì al gioco lecito, no all'illegalità", convegno organizzato dall’Istituto, la Federazione Italiana Tabaccai e il Sindacato Totoricevitori Sportivi a Torino il 19 febbraio per promuovere un confronto sugli effetti ecomomici ed occupazionali della legge del Piemonte sul Gap.
 
 
ISTITUTO FRIEDMAN "TESSUTO ECONOMICO A RISCHIO" - "A quasi un secolo da quel gennaio 1919, in Italia oggi, a febbraio del 2018, nel settore del gioco si sta rivivendo la stessa storia e sarà interessante fra qualche anno leggere le considerazioni che ne faranno i protagonisti.
Nel frattempo possiamo già con certezza affermare come l’introduzione di alcune leggi che riguardano i giochi, quale per esempio quella regionale piemontese, come confermato dai dati in esame, rischino di distruggere un tessuto economico senza riscontrare al contempo alcun beneficio per la salute pubblica.
Del resto invenzioni stravaganti quali distanziometri o restrizioni orarie non sarebbero stonate nel proibizionismo che vigeva a Chicago alla fine degli anni ‘20.
Questo convegno, organizzato dall’Istituto Milton Friedman assieme a grandi associazioni nazionali quali la Federazione Italiana Tabaccai e il Sindacato Totoricevitori Sportivi, che riuniscono decine di migliaia di attività, persone, imprenditori e lavoratori in un settore che rappresenta il 2 percento del Pil italiano, ha il compito, grazie ai numerosi ed eccellenti ospiti e relatori presenti, d’indicare la direzione per lo sviluppo di un settore così importante per l’economia e il lavoro a livello nazionale”, conclude Villotti.
 
 
FIT E STS: "PORRE UN FRENO A DEMAGOGIA" - “Noi tabaccai – dice Giovanni Risso, presidente nazionale della Federazione Italiana Tabaccai - siamo concessionari diretti dello Stato e, per ottenere la concessione, allo Stato dobbiamo dimostrare requisiti di onorabilità e professionalità senza pari. Non solo, siamo sottoposti a controlli rigidissimi, anche e soprattutto in qualità di operatori professionali di gioco. Il gioco che viene offerto nelle tabaccherie è gioco legale. Ribadisco: legale”. Gli fa eco Giorgio Pastorino, presidente nazionale del Sindacato Totoricevitori Sportivi.
“Proprio così. E’ quindi più che mai necessario porre un freno alla demagogia imperante ed all’informazione distorta ad arte. Attaccare la rete legale di raccolto del gioco pubblico è un regalo alla criminalità bello e buono”.
 

IL CONVEGNO - Oltre 13 interventi di tecnici tra i più esperti del settore in campo legale, sociale e psicologico e di esponenti politici, illustreranno e commenteranno la situazione cercando di prospettare le migliori alternative all’attuale quadro normativo piemontese.
Il titolo dell’evento riprende il titolo di un celebre libro, poi diventato programma TV negli Usa, del premio Nobel all’economia Milton Friedman: 'Liberi di scegliere'. Il libro riprende l’esaltazione del libero arbitrio dell’individuo grazie al quale non é necessario proibire, ma anzi, farlo rischia di produrre effetti ancora più dannosi, di alimentare la criminalità e il sommerso come sta accadendo a Torino ed in Piemonte.
Vi sarà anche l’Istituto Quaeris che presenterà un’analisi demoscopica eseguita esclusivamente in Piemonte. Per la prima volta è stato chiesto ai piemontesi cosa pensano dell’argomento e come valutano l’operato delle Amministrazioni regionale e comunale di Torino.
 

AS.TRO "PERCORSO COMUNE DEI GESTORI" - "Torino rappresenta oggi l’esempio di una plurima, eterogenea e trasversale categoria di imprenditoria – commercio – forza lavoro impegnata a difendere il ruolo della Legge e dello Stato nella distribuzione dei prodotti di gioco, ma anche l’emblema di una civica e seria contrapposizione alle 'voglie di proibizionismo' che sempre più spesso la demagogia propone come soluzione tanto semplice quanto errata e soprattutto anti-storica". Lo ricorda in una nota l'associazione As.Tro nell'invitare gli operatori del gioco a partecipare all'iniziativa di Torino, finalizzata a "consolidare il percorso comune che in questo momento le imprese di gestione stanno avviando nei territori assieme al commercio di prossimità. La tutela della legalità del gioco e nel gioco è infatti il punto centrale che accomuna la storia delle nostre associazioni, dalla quale ogni futuro Governo dovrà ripartire per risolvere le varie conflittualità politiche che oggi contrappongono i territori allo Stato. Un appuntamento – quindi – fondamentale per sancire la vicinanza tra i gestori di apparecchi e quei punti vendita con secolare storia di servizi distributivi di generi di monopoli a cui si deve un importante esempio di commercio professionale e socialmente insostituibile".
 

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