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Slot cancellate a Pavia, Sapar: 'Giocatore si sposterà verso altra offerta'

05 aprile 2018 - 08:01

Secondo il presidente Sapar, la cancellazione entro il 2022 delle slot a Pavia porterà il giocatore a rivolgersi a un'altra offerta, legale o no.

Scritto da Redazione
Slot cancellate a Pavia, Sapar: 'Giocatore si sposterà verso altra offerta'

 

“È chiaro che l’accanimento dei media e delle amministrazioni sul solo settore delle Awp ha una funzione meramente strumentale: i dati e i fatti parlano chiaro, e dimostrano che l’intenzione è quella di spostare il giocatore verso altre offerte di gioco lecite, con l’aggravante che invece molti giocatori porgono il fianco a quelle irregolari. Il Piemonte ne è la dimostrazione concreta: sono stati rimossi il 94 percento degli apparecchi irregolari, puntualmente sostituiti con macchine illecite non controllabili”.
 

Così il presidente dell’associazionenazionale Sapar, Raffaele Curcio, commentando la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio comunale di Pavia di un nuovo regolamento per la prevenzione e il contrasto del gioco d'azzardo patologico, maggiormente stringente nella determinazione dei luoghi sensibili identificati in considerazione dell’applicazione del distanziometro.
 

“Nel 2022 a Pavia non ci saranno più slot, ma sicuramente non si sarà risolto il problema del gioco potenzialmente patologico – ha dichiarato Curcio – visto che le persone hanno facilmente accesso ad altre offerte di gioco, come l’online, sempre più frequentato dai giovani e difficilmente controllabile, perché fruibile da qualsiasi smartphone o tablet. Mentre l’ingresso alle sale e la fruizione del gioco mediante apparecchi è già vietato ai minori di anni 18”.
Conclude quindi il presidente Sapar: “Se il gioco fa male, se dobbiamo tutelare i giocatori potenzialmente patologici, allora è necessaria una riforma equilibrata di tutto il settore, che non colpisca in maniera strumentale il solo settore delle Awp, ma che riparta da un ragionamento che tuteli anche le aziende e l’occupazione, che si basi su un approccio culturale del gioco, per salvaguardare giocatori e gestori. L’auspicio è che il nuovo governo si renda disponibile a riprendere un dialogo reale e coerente ma soprattutto leale ed equilibrato”.

 

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