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Orari gioco a Brescia, Tar sospende l'ordinanza del Comune

20 aprile 2018 - 09:53

Il Tar Lombardia ha sospeso l'ordinanza comunale di Brescia che impone limiti orari al gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo
Orari gioco a Brescia, Tar sospende l'ordinanza del Comune

Con un'ordinanza, il Tar Lombardia, sezione staccata di Brescia, ha sospeso l'ordinanza del Comune "che fissa le fasce orarie di sospensione del funzionamento degli apparecchi" di gioco, in attesa della trattazione  di merito del ricorso di diversi operatori, fissata per il 5 luglio.

LE MOTIVAZIONI DEI GIUDICI - Secondo i giudici amministrativi, il ricorso per motivi aggiunti (quello che è stato accolto) appare assistito da "sufficienti elementi di fumus boni iuris nella parte in cui tende all’annullamento dell’ordinanza censurata per insufficienza dell’istruttoria e carenza di motivazione: né nel provvedimento, né negli atti in esso richiamati (e, in particolare, nel regolamento attuato) è rinvenibile un adeguato e sufficiente riferimento, né a dati evidenzianti situazioni di particolare problematicità per il Comune di Brescia, che giustifichino l’adozione di una misura particolarmente incisiva come la riduzione dell’orario di esercizio dell’attività di gioco con new slot machine e Videolottery disposta, né a indicazioni scientifiche relative all’utilità delle scelte operate nello specifico per la lotta alla ludopatia".

Inoltre, "l’istruttoria del Comune non ha evidenziato una situazione emergenziale tale da giustificare la prevalenza dell’interesse pubblico su quello dei ricorrenti, imprenditori interessati alla continuazione dell’esercizio dell’attività secondo modalità già assentita al momento del rilascio della necessaria autorizzazione". I giudici ritengono, pertanto, che "sussistano i presupposti per la concessione della richiesta misura cautelare, ancorché limitatamente all’unico provvedimento immediatamente lesivo e cioè l’ordinanza che fissa le fasce orarie di sospensione del funzionamento degli apparecchi".
IL COMMENTO DEL LEGALE CARDIA - "Credo di poter dire che questa pronuncia rappresenti un vero e proprio raggio di sole in un momento decisamente tempestoso per il comparto del gioco pubblico", commenta il legale Geronimo Cardia che ha curato il ricorso. "Mentre bisogna riportare il sereno in un settore che può e deve tornare a splendere, per combattere insieme alle istituzioni il vero nemico che è rappresentato dal gioco patologico e non dal settore. Ritengo comunque fondamentale, ora più che mai, la sinergia tra tutte le forze del comparto".

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