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Milesi (Sapar Piemonte): 'Incontro in consiglio regionale proficuo'

09 luglio 2018 - 13:29

C'è maggior coscienza da parte degli amministratori in merito alle criticità della legge regionale del Piemonte, secondo la delegata Sapar, Milesi.

Scritto da Redazione
Milesi (Sapar Piemonte): 'Incontro in consiglio regionale proficuo'

Si è tenuta giovedì 5 luglio l’assemblea dei soci Sapar della delegazione Piemonte/Valle D'Aosta.

La riunione, presieduta dalla presidente di delegazione Alessia Milesi, è stata coadiuvata dai consiglieri Mario Giachino e Davide Valenzano, con la partecipazione del presidente nazionale Raffaele Curcio e dell’avvocato Carlo Lepore.

Durante l’incontro sono stati affrontati gli argomenti più attuali quali la legge regionale Piemonte e le iniziative intraprese a tutela degli operatori.

Il presidente nazionale ha illustrato le attività associative attualmente in essere sia sul piano riduzione che su quello normativo: “In questo momento così difficile e delicato, vi è stata molta partecipazione da parte dei soci – sottolinea Curcio – a testimonianza dell’importanza dell’attività svolta da Sapar, che supporterà finché sarà necessario, le azioni politiche, legali ed economiche a livello nazionale e regionale. È stata fatta una disamina della situazione e delle prospettive relative alla legge regionale. L’attenzione nei confronti del Piemonte rimane alta: posso assicurare a tutti i soci che la Sapar continuerà il proprio lavoro a tutela dell’occupazione e delle aziende di gestione, continuando un dialogo attivo con questo nuovo governo che spero possa aprire una finestra per azioni costruttive e non solo distruttive nei confronti del nostro comparto”.
“Quella del Piemonte è una situazione assurda – dichiara il presidente Milesi - la legge regionale ha creato una situazione di grave crisi per le aziende di gestione, esasperata dall’ultima riduzione che sta creando ulteriori problemi ad un settore già piegato da una crisi senza precedenti. Il 3 luglio siamo stati nuovamente ricevuti dai rappresentanti del consiglio regionale piemontese. Abbiamo nuovamente ribadito la necessità di aprire un tavolo di confronto che abbia come tema portante la famigerata legge n.9 del 2016; sembra che le posizioni dei consiglieri si siano leggermente ammorbidite, probabilmente per una maggiore consapevolezza della scarsa efficacia della norma”.

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