Parlati (Acmi): 'Pubblicità gioco, confronto fra Governo e operatori'
Gennaro Parlati, direttore generale di Acmi, chiede al Governo di confrontarsi sulla gestione della pubblicità al gioco.
Scritto da Redazione
"In discussione non ci sono le proposte o gli interventi del Governo, in discussione è il metodo adottato, l'imposizione di certe scelte senza un minimo di confronto. Che la gestione della pubblicità possa essere corretta è un tema condiviso, che il settore debba essere interessato da un attenta riorganizzazione è fuor di dubbio, che si possa e si debba fare di più per tutelare i consumatori e i minori è un argomento che coinvolge l'intera filiera, che il contrasto alla ludopatia sia una priorità, ne sono consapevoli, in primis, gli operatori del settore. Tutti argomenti condivisi che per essere trattati e gestiti al meglio non possono prescindere da un confronto aperto e chiaro, fra istituzioni e rappresentanti del settore. ".
Lo sottolinea Gennaro Parlati, direttore generale di Acmi - Associazione costruttori macchine da intrattenimento tornando sul divieto di pubblicità al gioco inserito nel decreto Dignità.
"Affrontare la questione con un approccio di chiusura e quanto di più deleterio si possa fare, un atteggiamento oscurantista e proibizionistico che fa male innanzitutto al Paese e ai consumatori sempre più aggrediti dagli operatori illegali pronti come sciacalli a prendere il posto lasciato libero dai prodotti leciti e sicuri. Incontriamoci, confrontiamoci, discutiamo se è il caso ma non perdiamo l'occasione di intervenire con precisione per ricostruire un settore nato e sviluppatosi allo scopo di sconfiggere e arginare l'illegalità e di difendere e tutelare i consumatori", conclude Parlati.