skin

Legge gioco Piemonte, 18 settembre presidio per difendere occupazione

07 settembre 2018 - 10:46

Anche As.Tro e Sapar fra le rappresentanze degli operatori del gioco in presidio sotto la sede del Consiglio regionale del Piemonte il 18 settembre per chiedere revisione legge.

Scritto da Redazione
Legge gioco Piemonte, 18 settembre presidio per difendere occupazione

Il prossimo 18 settembre alle ore 10, a Torino, davanti la sede del Consiglio regionale del Piemonte (Palazzo Lascaris, via Alfieri 15), si terrà un presidio degli operatori del gioco legale che tornano a manifestare per chiedere alla Regione Piemonte una revisione della legge n.9 del 2016 che ha messo al bando l’offerta di gioco pubblico distribuito tramite congegni.

Il presidio, organizzato dalla aziende di gestione e dai dipendenti del comparto gioco legale - senza cappelli associativi -, si riunirà in coincidenza della votazione, in Consiglio Regionale, del provvedimento “Omnibus”, che include alcuni emendamenti sulla revisione della legge vigente.

As.Tro comunica che aderirà al presidio ed invita tutti i propri iscritti a partecipare numerosi alla manifestazione: "Sarà l’occasione per denunciare gli effetti distorti prodotti da una legge che sta avvantaggiando solo il business del gioco illegale – che ormai dilaga su tutto il territorio regionale - mentre costringe le aziende legali a chiudere e a licenziare. Un presidio che vuole mostrare alle Istituzioni (e a quella Politica che ha deciso di cancellarle) che, quando si parla di gioco, si parla anche di una realtà fatta di migliaia di persone che, soprattutto in Piemonte, stanno lottando per difendere il diritto al lavoro garantito dalla nostra Costituzione".
 
 
Al presidio si unisce anche l'associazione Sapar: "I lavoratori piemontesi del comparto del gioco, avendo pari dignità lavorativa rispetto a qualsiasi altro settore industriale, hanno deciso di ribadire ancora una volta il proprio diniego ad una legge discriminante e per nulla efficace ai fini della tutela del giocatore.

Pertanto Sapar invita tutti gli operatori, sia del Piemonte ma anche di tutto il territorio italiano, a fare quadrato e partecipare numerosi affinché possano mostrarsi concretamente a quella classe dirigente che ha deciso di cancellare la loro dignità lavorativa".

 

Articoli correlati