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Tar Lombardia: 'Gioco, i limiti orari vanno motivati'

07 dicembre 2018 - 12:05

Il Tar Lombardia sospende l'ordinanza oraria sul gioco di Roè Volciano (Bs) in quanto carente di motivazione.

Scritto da Fm
Tar Lombardia: 'Gioco, i limiti orari vanno motivati'

“Operato il bilanciamento dei contrapposti interessi, tenendo conto del fatto che, se da un lato la limitazione oraria risulta abbastanza contenuta, dall’altro l’istruttoria del Comune non ha evidenziato una situazione emergenziale tale da giustificare la prevalenza dell’interesse pubblico su quello dei ricorrenti, imprenditori interessati alla continuazione dell’esercizio dell’attività secondo modalità già assentita al momento del rilascio della necessaria autorizzazione”.

 

Per questo motivo, secondo il Tar Lombardia sussistono i presupposti per la sospensione dell’ordinanza oraria adottata dal Comune di Roè Volciano (Bs) in quanto carente di motivazione.

 

“Il ricorso – si legge nell'ordinanza del Tar - appare assistito da sufficienti elementi di fumus boni iuris, nella parte in cui tende all’annullamento dell’ordinanza censurata per insufficienza dell’istruttoria e carenza di motivazione”, inoltre “né nel provvedimento, né negli atti in esso richiamati (e, in particolare, nel regolamento attuato), infatti, è rinvenibile un adeguato e sufficiente riferimento, né a dati evidenzianti situazioni di particolare problematicità per il Comune di Roè Volciano (la spesa di 300 euro procapite appare piuttosto contenuta rispetto ad altre situazioni rilevate nella stessa provincia e comunque il trend di aumento non è comprovato, attesa la mancata dimostrazione della confrontabilità dei dati utilizzati), che giustifichino l’adozione di una misura particolarmente incisiva come la riduzione dell’orario di esercizio dell’attività di gioco con new slot machine e Videolottery disposta, né a indicazioni scientifiche relative all’utilità delle scelte operate nello specifico per la lotta alla ludopatia”.
 
Infine, “non pare, invece, ravvisabile la dedotta disparità di trattamento, atteso che l’adozione di un orario indifferenziato per tutti i locali in cui si eserciti il gioco autorizzato ai sensi dell’art. 110, comma 6 del Tulps appare giustificata dall’esigenza di prevenire la migrazione tra i locali per evitare la sospensione del gioco”.
 
I giudici quindi hanno fissato per la trattazione di merito del ricorso l'udienza pubblica del 14 marzo 2019.
 

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