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Tar Lombardia: 'Limiti orari necessari per limitare Gap'

24 maggio 2019 - 11:32

Il Tar Lombardia torna a ribadire la legittimità delle ordinanze che fissano limiti orari al gioco per ridurre diffusione del Gap, se provata da istruttoria.

Scritto da Fm
Tar Lombardia: 'Limiti orari necessari per limitare Gap'

"Malgrado il provvedimento impugnato richiami dati non specificamente riferiti al Comune di Cermenate, l’istruttoria esperita dimostra che il fenomeno del gioco patologico è certamente presente anche nell’ambito territoriale di cui fa parte lo stesso".

 

A rilevarlo sono i giudici del Tar Lombardia nell'ordinanza con cui respingono la domanda cautelare per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, dell'ordinanza del Comune di Cermenate (Co) sugli orari di esercizio delle sale giochi autorizzate; della deliberazione del consiglio comunale su “azioni no slot" e "orari per l'esercizio sul territorio comunale dell'attività di gioco d'azzardo lecito con vincita in denaro tramite gli apparecchi di cui all'art. 110, comma 6° del Tulps. Modifica articolo 7 del Regolamento per sale giochi, sale da biliardo e polifunzionali”, e l'art. 7 del suddetto regolamento, come modificato dalla citata delibera consiliare in parte qua, nonché il verbale di accertamento di violazione di norme di regolamento e di ordinanze comunali con cui è stata contestata la violazione della disciplina in materia di orari.
 
 
Comunque, prosegue l'ordinanza, “nell'attuale momento storico la diffusione del fenomeno della ludopatia in ampie fasce della società civile costituisce un fatto notorio, o comunque, una nozione di fatto di comune esperienza, come attestano le numerose iniziative di contrasto assunte dalle autorità pubbliche a livello europeo, nazionale e regionale” (Tar Veneto, Sez. III, 7.2.2017 n. 128)" e "la limitazione degli orari di attivazione delle apparecchiature da gioco costituisce uno strumento concretamente idoneo a ridurne la possibilità di utilizzo, così da integrare una misura amministrativa funzionale a delimitare la diffusione del fenomeno del gioco patologico".

 

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