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Piemonte: 'Cirio metta mano a retroattività legge sul gioco'

19 ottobre 2019 - 09:17

Un rappresentante dei lavoratori del settore del gioco legale in Piemonte chiede al presidente Cirio di rivedere la retroattività della legge in materia.

Scritto da Redazione
Piemonte: 'Cirio metta mano a retroattività legge sul gioco'

Preoccupazione sia dal fronte nazionale che da quello locale, con la richiesta, almeno su quest'ultimo fronte, di un pronto intervento. La esprime “uno dei 5mila lavoratori del gioco legale” del Piemonte, Alberto Bordino, che, in una lettera aperta al presidente della Regione Alberto Cirio e a tutta la compagine del consiglio regionale di centrodestra, evidenzia come “in questi giorni stiamo subendo l'ennesima mungitura di tassazione (quella prevista dal decreto fiscale Ndr), mascherata da intervento che dovrebbe modificare i comportamenti dei giocatori e combattere il Gap, ma siamo all'ennesimo attacco alle nostre professioni e lenta distruzione del settore e dei lavoratori del gioco legale”.

Bordino prosegue chiedendo “a gran voce a nome di tutti i miei colleghi, un intervento immediato e risolutivo sulla Legge Regionale 9/2016, almeno sulla norma della retroattività come l'assessore Andrea Tronzano ha ribadito durante l'audizione della seduta congiunta delle commissioni Lavoro e Sanità!”. Secondo il lavoratore “il settore è in ginocchio e viene richiesto di fare ulteriori investimenti, forse non tutti sanno, che cambiare il Preu vuol dire cambiare schede sulle Awp, per cui costo zero per i vari governi, ma investimenti da parte delle aziende”.

“Io sono un dipendente collega di molti dipendenti, vi scongiuro, mettete fine, almeno alla incostituzionale retroattività della L.R. 9/2016, siamo pronti a mordere nel ferro per preservare i posti di lavoro dei miei colleghi di tutte le aziende, ma solo voi avete il vero strumento per porre fine ad una scalcinata Legge fatta su dati amplificati e controvertibili, con provvedimenti che poco hanno a che fare con la lotta al Gap, che non si cura con distanziometri, divieto di installare vetrofanie, orari improbabili, che fanno solo ingigantire la velocità del gioco e incattiviscono i giocatori “. Ecco, invece, “si cura con l'educazione al gioco”.

 

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