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Palermo, Raimondi: 'Limiti al gioco sospesi, Tar chiede approfondimenti'

13 febbraio 2020 - 10:12

L'avvocato Salvatore Raimondi illustra il ricorso al Tar Sicilia presentato da una società contro l'ordinanza sul gioco di Palermo, attualmente sospesa. 

Scritto da Fm
Palermo, Raimondi: 'Limiti al gioco sospesi, Tar chiede approfondimenti'

"L'ordinanza sul gioco di Palermo poggia su un assunto palesemente infondato. Pone limiti orari che non osservano quanto stabilito dall'intesa in Conferenza unificata Stato-Regioni del 2017 – che prevede fasce orarie più ampie – e si basa su elementi contraddittori e poco significativi, non scientifici".

È l'avvocato Salvatore Raimondi a raccontare a Gioconews.it il "cuore" del ricorso al Tar Sicilia mosso da una società che gestisce la raccolta di gioco tramite Vlt contro l'ordinanza in materia varata dal Comune di Palermo, sospesa con un decreto cautelare a fine gennaio 2020, e su cui nelle prossime ore è attesa un’ordinanza dei giudici amministrativi.

"Il Tar Sicilia ha già concesso una sospensiva monocratica, ora vuole approfondire la questione perché abbiamo commesso un errore presentando un documento con alcune pagine mancanti, con un provvedimento incompleto. Quindi ora, in sede collegiale, il Tar farà un ordinanza per chiedere l'acquisizione del provvedimento completo", prosegue l'avvocato.
Tornando alle motivazioni del ricorso, Palmieri ricorda la memoria presentata dal suo studio legale. "Il provvedimento del Comune si basa su dati sulla spesa di gioco – presi da un'agenzia stampa di settore – che non hanno alcuna validazione scientifica, e secondo cui i palermitani spenderebbero al gioco più soldi della media nazionale. Noi invece abbiamo chiamato in causa il rapporto dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli sul gioco legale nel 2018 e nel 2019, in cui si dice che la spesa per il gioco fisico in Italia è stata nel complesso di circa 17 miliardi di euro, pari a una pro capite di 286 euro; per Palermo è pari 192 milioni 700mila euro e ad una pro capite di 287 euro, quindi con un dato in linea con la media nazionale".
 
IL DECRETO DEL TAR - Circa due settimane fa, con un decreto, il Tar Sicilia aveva sospeso l'ordinanza di Palermo accogliendo l'istanza cautelare monocratica della società ricorrente dopo aver "rilevato che il provvedimento impugnato le arreca un grave pregiudizio atteso che l’orario di apertura dell’esercizio, sulla base dell’ordinanza impugnata, si riduce di 10 ore al giorno, con la conseguenza che la stessa si vedrebbe costretta a licenziare quasi tutti i 12 dipendenti, la cui presenza sarebbe giustificata proprio dalla necessità di assicurare turni di lavoro idonei a coprire l’orario complessivo attuale dalle 10 alle 5 del mattino".
 
ARIA DI MODIFICA PER I LIMITI ORARI DI PALERMO - Secondo quanto apprende Gioconews.it da fonti interne al Comune, l'ordinanza sindacale potrebbe essere modificata a breve, con un nuovo provvedimento.
Nella versione firmata a dicembre dal sindaco Leoluca Orlando, l'ordinanza vietava fino all’entrata in vigore di apposite disposizioni regionali e/o comunali, l’apertura di sale da gioco, sia tradizionali che Video lottery terminal (Vlt), e di spazi per il gioco o l’installazione di apparecchi di cui al comma 6, art. 110, Tulps localizzati a meno di 500 metri misurati secondo il percorso pedonale più breve da: istituti scolastici di qualsiasi ordine e grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili, centri ricreativi, centri sportivi frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semi - residenziali operanti in ambito sanitario o socio - assistenziale. 
L'ordinanza inoltre stabiliva che l'esercizio delle sale giochi fosse fissato dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 19 alle ore 24 di tutti i giorni, festivi compresi, mentre l'orario di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e di svago con vincita in denaro collocati all'interno di bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, ricevitorie lotto, esercizi commerciali, ecc.) e negli esercizi autorizzati (agenzie di scommesse, negozi di gioco, sale bingo, ecc) fosse compreso dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 19 alle ore 24, di tutti i giorni, festivi compresi.

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