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Milano, CdS: 'Limiti orari non violano intesa su gioco del 2017'

05 giugno 2020 - 11:22

Il Consiglio di Stato ritiene che i limiti orari imposti a Milano all'accensione delle slot non violino l'intesa raggiunta tra Stato ed enti locali e rientrino nelle prerogative sindacali.

Scritto da Amr
Milano, CdS: 'Limiti orari non violano intesa su gioco del 2017'

Con un'ordinanza, il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva, come già fatto dal Tar di Milano, presentata da una sala slot meneghina contro le ordinanze del sindaco Pisapia che dal 2014 stabiliscono fasce orarie per il funzionamento degli apparecchi da gioco, vale a dire dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 2.3

Secondo i giudici "l'intesa Stato-Regioni del 7 settembre 2017 e la recente circolare del Ministero dell’interno del 2019 non possono spiegare alcuna efficacia invalidante sulle ordinanze sindacali del Comune di Milano, che sono state emanate nel 2014, ben prima di tali disposizioni". Inoltre, "in ogni caso, l’intesa medesima, non essendo stata recepita in un decreto ministeriale, non può essere ritenuta vincolante", Infine, "per consolidato orientamento giurisprudenziale, è pienamente legittimo il potere sindacale di fissare gli orari di apertura delle sale giochi al fine di preservare la salute pubblica dalla ludopatia".

 

 

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