skin

Parlati (Acmi): 'Responsabilità e salute prima di ogni business'

08 settembre 2020 - 07:50

Il direttore generale di Acmi Interactive, Gennaro Parlati, spiega a GiocoNews.it le ragioni che hanno spinto i costruttori associati a rinunciare alle fiere.

Scritto da Ac
Parlati (Acmi): 'Responsabilità e salute prima di ogni business'

 

“Premesso che non è stata una decisione affatto semplice da prendere per i nostri associati, la ragione principale che ci ha spinto a decidere di rinunciare a partecipare alle fiera di settore, in questo particolare momento storico, è legate alle notizie che si stanno susseguendo rispetto all'aumento dei contagi. Uno scenario che ci ha fatto ritenere che non ci siano i presupposti per poter organizzare una presenza ideale in un evento”.

Con queste parole il direttore generale di Acmi Interactive, Gennaro Parlati, commenta a GiocoNews.it le motivazioni che hanno portato l'organismo di rappresentanza dei costruttori di giochi a rinunciare – collegialmente – alla partecipazione alle fiere.

“Vorrei che fosse chiaro a tutti – precisa – che si tratta di una scelta guidata dal forte senso di responsabilità che hanno i nostri associati rispetto al proprio settore e prima ancora rispetto ai loro dipendenti. Bisogna infatti ricordare che partecipare a una fiera per ogni azienda significa spostare persone e portarle in luoghi inevitabilmente frequentati: al di là degli spazi espositivi – dove siamo certi che verrà garantita la massima sicurezza di tutti partecipanti, sia espositori che visitatori – una fiera significa frequentare alberghi, ristoranti usare mezzi pubblici e così via. Per questo, osservando cosa sta accadendo attorno a tutti noi, nel nostro Paese e prendendo anche atto dei timori di tante persone nell'affrontare trasferte lavorative, non ce la sentiamo di mettere davanti a tutto questioni di mercato o di business”.

In un momento, peraltro, dove le possibilità di business sembrano ridotte: “Bisogna poi aggiungere – continua Parlati – che a tutto questo scenario di preoccupazione si aggiunge anche la situazione di crisi economica che riguarda tutte le imprese, comprese quelle del gioco, di fronte a un mercato che viaggia al mimino: con il serio rischio che i costi di partecipazione a una fiera non verrebbero mai ammortizzati né compensati in alcun modo, anche per una questione di calendario”.
 
Per tutte queste ragioni, conclude il direttore di Acmi, “abbiamo preferito adottare un approccio responsabile, che intendiamo concretizzare ulteriormente promuovendo la costituzione di un fondo, nel quale le nostre aziende associate faranno confluire i denari risparmiati in questa fase, i cui proventi verranno interamente devoluti a un organismo benefico che si occupi dell'assistenza dei malati di Covid-19 o delle famiglie delle vittime”.
 

Articoli correlati