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Pucci (As.tro): 'Gioco, Governo vari moratoria su orari e sostenga settore'

19 ottobre 2020 - 14:52

Pucci illustra le azioni di As.tro a tutela del gioco legale: un'istanza in autotutela contro l'ordinanza della Lombardia e una richiesta di moratoria sugli orari al Governo.

Scritto da Redazione
Pucci (As.tro): 'Gioco, Governo vari moratoria su orari e sostenga settore'

“As.tro è impegnata su diversi fronti”. Così Massimiliano Pucci, presidente dell'associazione As.tro, illustra i passi che verranno compiuti alla luce delle nuove disposizioni emanate dal Governo, che hanno coinvolto il mondo del gioco.

Per quanto riguarda l’ordinanza firmata dal governatore Fontana, stiamo presentando un’istanza in autotutela per far sì che la Regione Lombardia si adegui alle disposizioni contenute nel Dpcm nazionale. Mi preme ricordare che la Regione, senza alcuna evidenza scientifica e sottovalutando gli investimenti che sono stati fatti dalle aziende per rispettare i protocolli di sicurezza all’interno delle sale, ha deciso di chiudere ‘tutto il gioco’ sul territorio regionale senza una motivazione evidente, lasciando aperte attività molto più a rischio”.

Il Dpcm, che ricordiamo consente l’apertura di sale slot, scommesse e Bingo dalle 8 alle 21, si scontra con le normative territoriali che impongono diverse limitazioni, anche orarie, alle nostre attività. In alcuni territori, faccio un esempio, costringe le aziende a fermarsi completamente, perché è consentita l’apertura solo in orari notturni. Chiediamo al Governo di non lasciare indietro nessuno e, pertanto, suggeriamo una moratoria, per quanto riguarda gli orari di apertura, ai territori interessati almeno fino alla durata del Dpcm,” prosegue Pucci.
“È chiaro che, alla luce delle recenti limitazioni, con le imprese che si sono già fermate per più di tre mesi, e senza aiuti governativi alle aziende, l’industria del gioco lecito non può sopravvivere. Urgono provvedimenti di sostegno economico al settore del gioco legale da parte del Governo: di contro ne verrebbe decretata la fine”.
 

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