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Orari gioco, CdS: 'Ordinanza Varese illecita, doveva essere temporanea'

01 giugno 2021 - 09:57

Il Consiglio di Stato conferma decisione del Tar di bocciare l'ordinanza oraria sul gioco firmata dal sindaco di Varese sul 'presupposto dell’esistenza di una situazione di imminente pericolo'.

Scritto da Fm
Orari gioco, CdS: 'Ordinanza Varese illecita, doveva essere temporanea'

Come il Tar Lombardia qualche giorno fa, anche il Consiglio di Stato si pronuncia a favore degli esercenti del gioco nell'annosa questione dei ricorsi contro le ordinanze sindacali che fissano limiti orari alle loro attività.

I giudici di Palazzo Spada infatti respingono l'appello proposto dal Comune di Varese - in persona del sindaco - per la riforma della sentenza del Tar Lombardia del 2012 che aveva annullato l'ordinanza del primo cittadino emessa nel 2011 a "Tutela dell'utenza sociale nell'utilizzo degli apparecchi per il gioco" dopo il ricorso di una società.

"Il provvedimento impugnato il quale, pur essendo stato adottato sul presupposto dell’esistenza di una situazione di imminente pericolo (da cui il richiamo ai poteri straordinari di cui all’art. 54 del decreto legislativo n. 267/2000), introduce una disciplina a tempo indeterminato in materia di orari di apertura/chiusura delle sale giochi, utilizzando quindi lo strumento tipizzato di cui all’art. 50 del decreto legislativo n. 267/2000 per far fronte ad una situazione eccezionale", si legge nella sentenza del CdS.

"Nella concreta fattispecie non sussisteva una situazione di necessità e urgenza tale da giustificare il ricorso ai poteri di ordinanza extra ordinem di cui al succitato art. 54 del decreto legislativo n. 267/2000; comunque illegittimamente l’ordinanza extra ordinem impugnata non prevedeva limiti temporali alla propria vigenza", concludono i giudici.

Una conclusione importante, che, se ripresa da altri tribunali, potrebbe far vacillare quanto fatto da tanti Comuni in tema di limitazione degli orari del gioco.

 

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